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Dibattito a Moncalvo

I mancati fondi della sanità arrivano in Consiglio comunale

La mozione presentata dal gruppo di minoranza

La Casa della salute di Moncalvo

Il nuovo piano della Regione Piemonte relativo al potenziamento delle strutture di prossimità arriva in consiglio comunale a Moncalvo. L’ex vicesindaco, oggi in minoranza, Mario Zonca ha presentato una mozione al sindaco Christian Orecchia in cui chiede al primo cittadino di rispondere ad alcuni punti.

Il progetto prevede lo stanziamento da parte della Regione Piemonte di 430 milioni di euro (30 milioni nell’astigiano), con fondi derivanti dal Pnnr e da altre fonti, per rafforzare il sistema della sanità territoriale piemontese. “Moncalvo è stata completamente ignorata dal piano – commenta Zonca -. La nostra città ha una struttura di recente costruzione di proprietà dell’Asl. Perché è stata ignorata la sua posizione baricentrica nei confronti ad esempio della Valcerrina e di Murisengo? Perché non si è tenuto conto del numero degli utenti? Perché non è stato finanziato il suo ampliamento in maniera tale da dare una sede alla locale CRI che gestisce il 118 con la medicalizzata?

Che senso ha avere a Moncalvo una Casa della salute e creare una struttura di prossimità a Calliano che dista solo cinque chilometri? Mi è stato risposto che sono due ASL diverse. Bene, ma la borsa cui attingere è sempre la stessa. Non si poteva meglio ripartire sul territorio le strutture? Nel nostro territorio sono stai interessati solo i Comuni di Casale e Trino. Mi domando perché non si è partito dalle Case della Salute già esistenti e che sono già un patrimonio. Mi domando, se un più razionale e non con tempi stringenti, non si sia pensato alla Casa di Riposo Gavello di Moncalvo per potenziare sul territorio presidi sanitari a degenza breve (15-20 giorni), che svolgano una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero.

Mentre da diverse parti della Provincia, si sono levate lamentele e proteste sul piano, debbo censurare l’assordante silenzio del nostro sindaco e della Giunta. Silenzio assoluto. Lamentele che provengono anche da autorevoli esponenti di partiti di maggioranza in Regione. Si veda il duro intervento del Presidente della Provincia di Asti, Lanfranco, esponente della Lega. Non vorrei essere pessimista ma vedo la nostra Casa della salute depotenziata e il 118 trasferito nei nuovi locali di Calliano. Se non si interviene in maniera energica, tutto questo si potrebbe avverare. Ma il nostro sindaco è tutto preso dal progetto del Distretto del Commercio. Voglio solamente ricordargli che se si perdono i servizi, i primi a perdere sono i cittadini e di conseguenza tutte le realtà commerciali del territorio. Più servizi, più cittadini, più commercio. Non era questo lo slogan. Provi a immaginare il depotenziamento della Casa della Salute e poi mi dica”.

Risponde il sindaco Orecchia

“Le insinuazioni di Zonca sono assolutamente fondate sul nulla ed evidenziato il solito problema di campanilismo frutto di molti dei problemi de nostri territorio. Il fatto che si faccia qualcosa in un comune limitrofo non deve sempre rappresentare sentimenti di gelosia e invidia, non si può certo pretendere che si faccia tutto ovunque. Moncalvo fortunatamente è già dotata di una struttura moderna, con Asl Al si sta lavorando per potenziarne i servizi. Per quanto riguarda lo spostamento della croce rossa, è una sua pura fantasia. I vertici della CR provinciale mi hanno rassicurato in tal senso, anzi si sta lavorando insieme per ottenere il raddoppio de servizio portando la tanto desiderata medicalizzata 24h. State pur certi che si ventilassero riduzioni dei servizi saremmo i primi a batterci. In questo momento però non se ne ravvedono”.


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Salvo Monteleone

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