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La Protezione Civile di Ottiglio, fiore all'occhiello del paese monferrino

Tante iniziative messe in campo

L’emergenza sanitaria e il maltempo non fermano la festa patronale di Ottiglio. Una manifestazione in forma ridotta per le misure restrittive provocate dal Coronavirus che si è svolta nella sola serata di domenica presso la tensostruttura del campo sportivo. La celebrazione del santo patrono, sant’Eusebio, inoltre, è stata l’occasione per ringraziare la Protezione civile ottigliese guidata dal coordinatore Ersilio Scapin e dalla vice Giulia Musso per il fondamentale aiuto che ha dato alla comunità in particolar modo dall’inizio dell’emergenza sanitaria, come ha ricordato in più occasioni il sindaco Massimo Pasciuta.

E la stessa Protezione civile ha voluto tracciare un bilancio di quest’anno difficile e ringraziare gli abitanti con una lunga lettera: «Distanti, ma uniti. Questo è stato il nostro motto durante tutta l’emergenza sanitaria conseguente all’epidemia di Covid-19 in cui la Protezione Civile di Ottiglio è stata, ed è tuttora, ‘sul campo’ per più di 500 ore. Dal 23 febbraio, giorno in cui è stato aperto il C.O.C. a Ottiglio, i servizi effettuati hanno permesso di controllare il territorio, hanno consentito di portare la spesa e i farmaci a casa a chi ne aveva necessità».

I volontari della protezione civile ottigliese hanno consegnato le mascherine alla popolazione di Ottiglio, nei Comuni limitrofi e nella Casa di Riposo ‘Cav. Braghero’, hanno svolto servizio durante la messa e le piccole iniziative promosse dall’Amministrazione dopo il lockdown, svolte in totale rispetto delle norme anti Covid.

servizio su "Il Monferrato" di martedì 4 agosto


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Marco Imarisio

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