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Tradizione
Grande partecipazione alla fiera bovina di Ottiglio
L'appuntamento zootecnico

La prima domenica di ottobre fa ormai rima con Ottiglio. In pochi anni infatti la storica Fiera Bovina di Sant’Eusebio è diventata un punto di riferimento per allevatori, hobbisti e tutto il comparto che ruota intorno alla zootecnia.
Domenica scorsa, 5 ottobre, il piccolo Comune monferrino ha visto centinaia di persone prendere parte alla fortunata kermesse rinata nel 2021 per volere dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Massimo Pasciuta ma le cui orini risalgono alla fine dell’Ottocento.
“Ci vuole coraggio a fare una fiera così – ha detto l’onorevole Riccardo Molinari – soprattutto oggi, una scommessa ampiamente vinta perché valorizza in pieno tutte le eccellenze del territorio”. Una trentina le autorità presenti tra consiglieri regionali e sindaci monferrini che han preso parte alla manifestazione inaugurata con il taglio del nastro da parte della piccola Bianca intorno alle 9.30 e che ha visto nella mattinata i momenti salienti.
“Anno per anno la fiera cresce – ha detto il vicesindaco Emiliano Pala – le difficoltà non mancano ma vedere una così grande partecipazione ci stimola a far sempre meglio”. Tantissime le iniziative organizzate lungo tutta la giornata, dal volo in mongolfiera di Bluealbatrosballoons allo show coking, dalle mostre d’arte alla nuova De.co. Come da tradizione, alla Fiera è stata presentata anche quest’anno una nuova De.co., denominazione comunale d’origine. Dopo la Muletta, il bagnet verde e il bunet, in quest’edizione è la birra rossa ad avere l’attestazione di tipicità. Uno il birrificio ottigliese che ad oggi la produce, del giovane Luca Magnoli.
“La Fiera Regionale è anche un momento d’incontro tra allevatori e compratori ed è un’occasione per cittadinanza e turisti di riscoprire e valorizzare un patrimonio culturale ricchissimo – ha ricordato il primo cittadino Massimo Pasciuta -. Un evento inclusivo e rispettoso di ogni scelta alimentare”. Tra i premi più ambiti infatti vi era quello proprio rivolto al benessere animale andato all’allevatore Paolo Abrate di Fossano.
“Abbiamo voluto assegnare un premio speciale all’allevatore che si è distinto per la cura e il rispetto verso i propri animali, riconoscendo il valore di chi mette al centro la dignità e la salute degli esseri viventi. Un gesto simbolico, ma potente, che celebra un’agricoltura più empatica e consapevole”. Tra i premi speciali troviamo quello per l’allevatore più giovane Gabriele Lavagno, in ricordo del nonno Angelo, il premio all’allevatrice Gloria Bersano di Grazzano Badoglio, unica allevatrice donna, il premio per il maggior numero di capi presentati in fiera è andato a Eugenio Rainero di Asti e infine il premio più prestigioso, il Gran Premio della giuria che ha assegnato la gualdrappa dipinta dall’artista Walter Picollo a Enrico Pia di Isola d’Asti per il capo dalla miglior qualità: un toro di 7 quintali.
Diversi infine i premi assegnati a persone che si sono distinte particolarmente per Ottiglio e per il territorio: Antonio Mogavero e Giovanni Francia della pro loco ottigliese, Angelo Vergnasco della Protezione Civile e Aldo Fara, ex sindaco di Moncalvo, per la carriera a servizio di Moncalvo e del territorio.
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