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“I baci di Casorzo”, una nuova DeCo per un dolce antico

DOVE SI TROVA Prossimamente saranno disponibili presso il Panificio Fratelli Villa di Casorzo in via Via San Lodovico n.9 Il passaggio di Golosaria in Monferrato ha lasciato in eredità la comparsa di svariate nuove Denominazioni Comunali, riconoscimenti conferiti a produzioni gastronomiche che sono espressione del territorio. Fra queste nuove De.Co. vi è anche l’inserimento di un dolce che da tempo conclude all’insegna della golosità i pasti della festa sulle tavole di Casorzo. Del paese a cavallo fra Monferrato Astigiano e Casalese porta il nome lo stesso prodotto battezzato domenica scorsa con la De.Co: i “Baci di Casorzo”. Conosciuti da anni alle manifestazioni locali, questi “Baci” sono stati proposti e valorizzati dalla Pro Loco del paese che nel servirli da sempre incuriosiva i commensali dicendo che “li potete assaggiare solo a Casorzo”. Il loro aspetto ricorda vagamente quello dei più classici baci di dama ma gli ingredienti e il gusto presentano peculiari differenze. Nella ricerca storica elaborata dal Comune per l’attribuzione della De.Co. si parla di “gusto, profumo e morbidezza sopraffini”, grazie a ingredienti essenzialmente di produzione locale. Non era un caso che i dolci casorzesi comparissero, secondo le testimonianze, dapprima sulle tavole dei banchetti nuziali e poi, più tardi, anche in altri contesti. Nell’immaginario popolare i due dischi di amaretti imbevuti in grappa di Malvasia che si abbracciano uniti dal miele misto a cioccolato e ricotta, simboleggiavano gli stessi sposi che fondevano la loro vita attraverso l’amore coniugale. Gli ingredienti erano tutti di facile reperibilità poco costosi. Per quanto riguarda la ricotta si pensa venisse “barattata” attraverso lo scambio con prodotti locali in eccedenza con i pastori di passaggio sulle colline monferrine. La ricetta originaria è stata poi gradualmente trasformata nel tempo fino ad arrivare a quella odierna che vede qualche cambiamento pur senza allontanarsi dalla tradizione. La preparazione, della quale la Pro Loco di Casorzo è divenuta ambasciatrice, prevede oggi sempre l’uso dei due dischi di amaretti imbevuti nel caffè (ed eventualmente anche nella profumata Grappa di Malvasia, il vino per eccellenza dei colli casorzesi). A legarli è oggi una crema morbida fatta di mascarpone, cacao e Grappa di Malvasia. Ultimo tocco è il passaggio nella polvere di nocciole che aderisce agli amaretti imbevuti nel caffè. Oltre alla preparazione durante le manifestazioni a Casorzo ci si sta attrezzando anche per assicurare una produzione e distribuzione continua. Ad accompagnare i “Baci di Casorzo” vi è il logo della De.Co. appositamente studiato e creato dal Comune di Casorzo. Un logo che non poteva che presentare un elemento facilmente riconoscibile di Casorzo, la Chiesa della Madonna delle Grazie e di San Giorgio, che domina l’abitato in un punto panoramico dal quale si vedono i vigneti di Malvasia, i boschi di acacia e forse anche qualche noccioleto, luoghi cioè di produzione di ingredienti utilizzati nei “Baci di Casorzo”.

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Silvio Morando

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