Articolo »

Concerto

Il Trio Reineke incanta Vignale

Prossimo concerto alle 17 e 30 di domenica 31 col pianista Stefano Zeitler

Buon pubblico e meritato successo domenica 17 agosto alla grande chiesa dell'Addolorata di Vignale del Trio Reineke per il Monferrato Classic Festival. Saluti iniziali del vice sindaco Roberto Corona e la parentesi dedicata a Montale col prof. Ferraris.

Prossimo concerto alle 17 e 30 di domenica 31 col pianista Stefano Zeitler, poi il festival inizierà i suoi concerti a Cereseto.

Questa la critica di Alberto Angelino

 

Un trio di clarinetto, viola, pianoforte non è una cosa che si ascolta tutti giorni. Eppure, domenica 17 agosto, a Vignale, i tre ragazzi triestini del Trio Reinecke non solo hanno avuto il coraggio di ricordarci che esiste una buona letteratura musicale per questa formazione, ma anche di costruirci sopra un percorso filologico coerente, capace di raccontarci un pezzo di storia della musica.

E’ un concerto che sorprende, e per giunta per la seconda volta, visto che il trio si era esibito qui alla Chiesa dell’Addolorata solo un anno fa e sempre per la fortunata rassegna Monferrato Classic Festival. Come gli altri appuntamenti del cartellone anche questo ha messo la musica in una cornice d’arte e, dopo il saluto del Vicesindaco Roberto Corona, la parola è arrivata a Gigi Ferraris che ha commentato una poesia di Montale nel centenario della pubblicazione di Ossi di Seppia. Inoltre, Bernardo Bertramini (Clarinetto) Elena Lorenzoni (viola) e Samuele Masera (pianoforte) suonano circondati dai dipinti della tortonese Lorena Lavezzo.

Ancora più della determinazione di questi ragazzi è il programma che colpisce perché incentrato su un aspetto peculiare del romanticismo musicale tedesco dell’800. Mentre la Germania si unifica, fiabe e leggende dei vari Länder diventano una narrazione condivisa che pervade ogni forma d’arte, come un collante identitario. Al centro del concerto il gruppo mette Schumann e le sue Märchenerzählungen, op. 132 i “Racconti delle Fiabe”, ultima opera da camera del compositore, dove questa nuova mitologia sfuma nell’indefinito e le melodie si frammentano. Contestualizza questo brano con Fantasiestücke op.73 , un vero banco di prova del virtuosismo clarinettistico (pezzo non scritto per clarinetto, ma diventato imprescindibile nel suo repertorio) e il MarchenBilder op 113, per viola e piano, dove lo strumento solista si perde tra le immagini fiabesche. Ma le sorprese arrivano esplorando l’evoluzione del genere con i Fantasiestücke op 12 di Jahan Amberg che omaggia Schumann, specie nella terza parte, ed esalta ancora di più il fraseggio del clarinetto e Robert Kahn che nella Serenata op 73 declina questi sentimenti in una elegia in fa minore carica di pathos. Ma è anche pertinente la scenta del bis: un brano del primo novecento del compositore trentino Marco Anzoletti che dimostra quanto questa formazione e questo tipo di espressività sono rimaste a lungo nel cuore dell’Europa.

(foto ellea)

 


Profili monferrini

Questa settimana su "Il Monferrato"

Renzo Nosenzo

Renzo Nosenzo
Cerca nell’archivio dei profili dal 1871!