Il costo del carburante è sceso. Rispetto a qualche mese fa, infatti, dove in alcuni distributori, per la benzina, si è sfiorata (e in alcuni casi superata) quota due euro, i prezzi medi dell’ultima settimana, secondo Nomisma Energia, sono scesi sotto l’1,80 (1,76) per la verde e sotto l’1,70 (1,66) per il diesel.
Ma il prezzo praticato alla pompa differisce da quello ottimale indicato da NE di 5 centesimi (in eccesso) per la verde e di un centesimo (sempre in eccesso) per il diesel. Ma alcuni parametri sono variati rispetto all’ultima analisi, quella del 10 aprile.
Se a diminuire sono il prezzo industriale e il margine lordo a copertura dei prezzi, le tasse e l’Iva restano tali. E proprio in questi giorni si è arrivati al paradosso di avere un costo al litro composto per il 60% (58) tra tasse e Iva per la verde e per il 54% per il diesel. Il trend lievemente in discesa è stato registrato anche in Monferrato, territorio in cui lo stile dei “vampiri” è diventato, come da altre parti, quasi una necessità: far benzina di notte, dopo la chiusura dei distributori per risparmiare qualche centesimo.
Una soluzione che, nel weekend scorso, ha permesso a molti automobilisti di risparmiare sfruttando il prezzo fatto “al self” in alcuni distributori di Casale dove il diesel, ad esempio, è stato venduto sotto l’asticella dell’1,5 euro al litro.