Una lezione universitaria sulla figura di Dante Alighieri

A Occimiano con Angelo Cassano

di Fernando Debernardis

Una lezione universitaria sulla figura di Dante Alighieri aperta a tutti, docenti e non. Cosi il sindaco Sandro Deambrosis ha presentato la conferenza del prof. Angelo Cassano (ricordandone le radici occimianesi), insegnante di Lettere all’IIS Leardi di Casale e al Luparia di San Martino di Rosignano, organizzata giovedi scorso in sala consiliare dall’Amministrazione comunale e dall’UCIIM diocesana, presieduta da don Gian Paolo Cassano, intervenuto in apertura per un saluto, riassumendo il ruolo e la funzione dell’associazione.

Il relatore si è soffermato sulla figura di Dante come “padre” della lingua italiana, anche se una parte delle parole del Sommo Poeta sono ormai dimenticate. Ma questo non significa sminuirne il ruolo e chiamarlo per nome (mentre gli altri autori per cognome) sottolinea il riconoscimento della sua primazia e del valore enorme della Divina Commedia, l'opera italiana più studiata anche da dantisti stranieri. E non a caso re Carlo d'Inghilterra, recentemente in visita in Italia al Parlamento a camere riunite, parlando in italiano ha auspicato di non offendere “la lingua di Dante”.

Il prof. Cassano ha poi citato Veneziani, Malato, Baldelli, Marazzini... e l’indimenticato Piero Bargellini, già sindaco di Firenze, con il suo piacevolissimo Pian dei giullari, una storia della letteratura che prende il nome da una località collinare fiorentina dove un tempo i giullari venivano ospitati. Non va dimenticata l’assenza di un autografo dantesco e la conseguente difficoltà degli studiosi a risalire ad un testo sufficientemente corretto tra l'abbondante numero di copie. L

eggendo le molteplici particolarità, il docente occimianese ha invitato il pubblico a focalizzare l'attenzione sul fiorentinismo di Dante, sulle ragioni della prevalenza linguistica del toscano e sulle motivazioni della spirantizzazione, cogliendo i rapporti causa/effetto tra i fenomeni presenti, costruendo una “lezione” capace di guardare in modo ragionato e consequenziale alle diverse particolarità espresse. Concluso il ciclo di tre incontri validi come corsi di aggiornamento per gli insegnanti, l’appuntamento è per il prossimo anno scolastico con una nuova proposta formativa.