Export: nel 2010 la provincia di Alessandria fa registrare +31,4% rispetto all'anno nero 2009
di a.m.
Nel 2010 le esportazioni della provincia di Alessandria hanno fatto registrare una crescita del 31,4% rispetto al 2009, recuperando il -22,8% e attestandosi ad livello addirittura superiore dell’1,4% a quello raggiunto nel 2008. In valori assoluti Alessandria ha esportato per 3.840 milioni di euro nel 2010 contro i 2.922 del 2009 e i 3.787 del 2008.
Il forte aumento dell’export provinciale è da ascrivere pressoché in toto all’andamento delle vendite all’estero dei prodotti delle attività manifatturiere (+ 31,6%) mentre tassi di crescita inferiori a quello complessivo hanno fatto registrare le esportazioni dei prodotti del- le attività di trattamento dei rifiuti e del risanamento (+24,9), dei servizi di informazione e di comunicazione (+30,8), dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca (+8,2); performance negativa per il comparto dell’estrazione di minerali da cave e miniere (-21,2). L’incremento delle esportazioni dell’industria manifatturiera ha caratterizzato pressoché tutte le categorie merceologiche in particolare quelle di coke e prodotti petroliferi raffinati (+78,3%), metalli di base e pro- dotti in metallo (+68,1), legno e prodotti in legno; carta e stampa (+44,5), sostanze e prodotti chimici (38,9). L’export di metalli di base e prodotti in metallo e di sostanze e prodotti chimici presentano valori assoluti di tutto rispetto, compresi come sono tra i 909 ed i 567 milioni di euro. In flessione le vendite oltre confine di mezzi di trasporto (-4,8). Hanno fatto registrare saggi di crescita inferiori al dato medio del comparto manifatturiero le esportazioni di computer, apparecchi elettronici ed ottici (+12,9%), apparecchi elettrici, macchinari che pure espongono valori assoluti di una certa consistenza (tra i 51 ed i 559 milioni di euro).
L’analisi dei dati disaggregati per paese di destinazione dell’export evidenzia come la crescita delle vendite oltre con- fine sia stata trainata, nel 2010, dai Paesi extra Unione europea: le esportazioni verso l’Europa a 27, infatti, sono aumentate del 23,1% mentre quelle indirizzate nei paesi extra UE si sono incrementate del 45,4%. Tassi di crescita particolar- mente rilevanti hanno fatto registrare le vendite in Spagna (+38,8%), Repubblica Ceca (37,3), Belgio (26,3), Austria (25,6), Francia (24,0). I principali clienti della provincia sono la Francia, che ha acquistato per oltre 559 milioni di euro, la Germania (circa 512) e la Spagna (288). Tra i paesi extra UE il principale acquirente dei prodotti della provincia è risultata la Svizzera con acquisti per oltre 515 milioni di euro, seguita dagli Stati Uniti (più di 185), dalla Cina (139). I tassi di crescita di maggior rilievo sono stati fatti registrare dalle esportazioni verso la Svizzera (+106%), il Giappone (70,6), Hong Kong (49,9), Cina (44,6), Sta- ti Uniti (35,4).
La ripresa produttiva che, nel 2010, ha caratterizzato l’industria manifatturiera provinciale –nell’anno in esame la produzione indu-striale è aumentata di oltre il 15% rispetto al 2009– ha determinato significative ricadute sull’andamento delle importazioni alessandrine, cresciute del 31,9%. A livello territoriale, la crescita delle importazioni ha interessato, a differenza dell’export, soprattutto i flussi commerciali provenienti dai Paesi dell’Unione europea a 27 (+36,1%) e, in misura minore, quelli provenienti dai Paesi extra UE (+24). In termini assoluti, Francia (vendite per quasi 434 milioni), Germania (oltre 413), Svizzera (poco meno di 410) e Spagna (oltre 215 milioni) si pongono come i principali fornitori della provincia.
«L’andamento del commercio estero della provincia di Alessandria e dell’export –ha commentato il presidente della Camera di Commercio di Alessandria, Piero Martinotti– costituisce un indice significativo dei livelli qualitativi e della capacità di penetrazione nei mercati esteri raggiunti dall’economia locale e soprattutto dall’industria manifatturiera, alla quale si deve, in larga misura, la crescita delle esportazioni provinciali».