Siltal, mercoledì si riparte, aspettando il bonifico
di Massimiliano Francia
Riunione positiva venerdì tra le organizzazioni sindacali e la proprietà della Siltal, dopo le tensioni della scorsa settimana.
Mercoledì - ha deciso l'assemblea dei lavoratori ieri mattina, lunedì, dopo l'incontro con i rappresentanti sindacali territoriali di Fim-Fiom-Uilm - riprenderà l'attività produttiva, in attesa che – come è stato concordato – l'azienda proceda al bonifico della mensilità di agosto.
«Eravamo parecchio preoccupati per il mancato pagamento dello stipendio; inoltre le notizie non arrivavano e gli stabilimenti erano fermi», ricorda Tonio Anselmo, Fim.
«La riunione è servita a fare chiarezza sotto il profilo della stabilità aziendale; il manager di Siltal Evasio Novarese si è presentato con un documento ufficiale con il quale si spiegava che nella nella giornata di ieri avrebbero sbloccato con la vendita di un immobile di Gepafim, l'acquirente della Iar, le risorse necessarie per far fronte al pagamento degli stipendi», (previsto per domani, mercoledì, appunto) e all'acquisto delle materie di lavorazione necessarie a fare ripartire la produzione.
Nel mese di ottobre servirà poi un'altra operazione finanziaria – spiega Anselmo - che dovrebbe sbloccare altre risorse utili alla ricapitalizzazione dell'azienda.
Ricapitalizzazione che avrà concretezza grazie alla creazione di un fondo immobiliare del valore di 40-50 milioni di euro che comprenderà proprietà di Gepafim e di Siltal, evidenzia Mirko Oliaro, Fiom.
I sindacati hanno anche lamentato la mancanza di informazioni - «che l'azienda ha giustificato con una serie di disguidi e di inconvenienti», e segnalato un clima di tensione in azienda che ha portato a incomprensioni ed episodi spiacevoli.
Qualche difficoltà sussiste anche per quanto riguarda i rapporti con i fornitori; con alcuni si è tornati a condizioni normali, ma altri non hanno accettato e quindi occorre trovare nuovi interlocutori, cosa che comporta dispendio di tempo per la definizione dei capitolati, la verifica dei prodotti, la stesura dei contratti e così via.
Il pacchetto di ordini attualmente messi in carniere dalla Siltal consente comunque di proseguire la produzione fino al termine del 2007, con l'impiego di circa 150- 180 persone per il funzionamento di due linee, una di conservatori e una di asciugatori.
Resta poi da risolvere il nodo dei lavoratori della Siltal in cassa integrazione, che si pensa di sciogliere con un incontro programmato in Provincia questa settimana.
«Attendiamo che le rassicurazioni trovino conferma nei fatti, sia per il pagamento degli stipendi, sia per l'approvvigionamento delle materie di lavorazione», dice Oliaro.
Chiude la Samm:
meno trenta posti
Ha chiuso definitivamente l'attività produttiva la SAMM di Casale, ditta che producevamo componenti per macchine per maglieria e stampaggio plastico.
L'azienda, che occupava fino a un anno fa una trentina di dipendenti, ha attraversato un periodo di difficoltà che ha comportato la messa in liquidazione volontaria.
Venerdì scorso la fine della cassa integrazione straordinaria e la messa in mobilità dei lavoratori. E la cessazione dell'attività produttiva.
L'anno e mezzo circa di procedura non ha purtroppo consentito il rilancio dell'azienda con l'auspicato ingresso di nuovi soci.