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A partire dalle realtà locali

Equo compenso e sostegno all'editoria: servono una serie di misure e risorse

Intervengono Riccardo Molinari e Elena Maccanti

Riccardo Molinari, Capogruppo dei Deputati della Lega

“Siamo al fianco dei giornalisti piemontesi e italiani, più che mai consapevoli della necessità di salvaguardare l’autonomia di un’informazione indipendente e corretta: a partire dall’editoria locale e dei territori”.

Lo affermano Riccardo Molinari, Capogruppo dei Deputati della Lega, e Elena Maccanti, giornalista professionista e membro della IX Commissione della Camera (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni) e della Commissione per l'Indirizzo Generale e la Vigilanza dei Servizi Radiotelevisivi, intervenendo sulla questione del futuro dell’Inpgi (l’ente previdenziale della categoria), ma anche per la definizione dell’equo compenso e in difesa della libertà di informazione.

“Dal 2018 ad oggi, dapprima all’opposizione ed oggi dai banchi di maggioranza, abbiamo chiesto, e spesso ottenuto, lo stanziamento di risorse economiche adeguate a sostegno del settore editoriale, ed in particolare di quello locale. Per fronteggiare l’emergenza, abbiamo concentrato la nostra azione su proposte che da un lato garantissero la filiera dell'editoria, e dall’altro limitassero l'impatto delle perdite per gli operatori economici coinvolti, soprattutto attraverso lo strumento dei crediti di imposta. Ricordiamo, in particolare, l'ulteriore ampliamento delle agevolazioni fiscali per la vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici, l'introduzione di un regime straordinario di accesso al credito di imposta per gli investimenti pubblicitari, semplificazioni per l'accesso ai contributi diretti e per i pagamenti da parte delle imprese editoriali, crediti di imposta per l'acquisto della carta e dei servizi digitali, contributi per gli edicolanti".

Proprio in questi giorni "abbiamo infine presentato un emendamento al Sostegni bis in discussione alla Camera per cancellare il famigerato comma 810 della legge 30 dicembre 2018, n. 145, la cui entrata in vigore è stata più volte prorogata nella consapevolezza degli effetti dirompenti sul livello del pluralismo in Italia. Confidiamo innanzitutto che questo governo, come ha già annunciato e con il convinto sostegno della Lega, riesca a dare finalmente concreta attuazione alla legge 233/2012, che può costituire una base di partenza per migliorare la vita di tutti quei cronisti ridotti a scrivere per pochi euro a pezzo”.


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