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Docce e phon a pagamento: «Un intervento necessario»

«Nel febbraio scorso mia moglie ed io abbiamo iscritto nostra figlia di 4 mesi a un corso di acquaticità al Centro Nuoto. Ci siamo trovati bene, alla bambina l’acqua piace moltissimo, l’insegnante che ci ha seguito è stata molto brava e paziente (specialmente con la nostra bimba, che era la più piccola del gruppo) ed è stata anche un’occasione per socializzare con altri bambini più o meno della stessa età. Così, a fine agosto, abbiamo pensato di continuare con il corso successivo. Quando mia moglie è andata a iscrivere la bambina, ha ricevuto però una notizia che ha confermato quelli che, fino ad allora, pensavamo fossero solo “pettegolezzi”: oltre al costo del corso, è necessario pagare a parte doccia e utilizzo del phon. Siamo rimasti di stucco. Il corso di acquaticità costa 270 euro e comprende 16 lezioni più la possibilità di 2 lezioni in acqua con entrambi i genitori durante le domeniche di open day. È vero, siamo nella piscina riscaldata e ci sono pochi bambini per volta, per cui è logico che costi di più di un normale corso di nuoto, ma davvero in questi 15 euro non rientrano l’uso di phon e doccia? La spiegazione che ci hanno dato è stata che ci sono persone che fanno docce lunghissime, altre che lasciano l’acqua aperta, altre ancora che con i phon asciugano gli asciugamani bagnati e una lunga serie di spiegazioni che a mio avviso non giustificano in alcun modo i 3,5 euro , ricaricabili tramite tessera, per 1 ora di utilizzo di acqua e luce. Penso oggettivamente che il costo di un abbonamento annuale o di un corso debba includere tutti i costi di gestione del corso in questione. Non è il nostro caso ma quelli che pagano per tutto l’anno e si sono sempre comportati “a modo “ devono subire lo stresso trattamento? I comportamenti scorretti, se sono noti con tale precisione e sono noti, penso sia possibile individuarli riprendendo i singoli responsabili. Ci si è appigliati a una scusa comoda per chiedere altri soldi ai tesserati, sfruttando il fatto che ormai quella è l’unica piscina di Casale?». Questo il contenuto delle lettera inviata in redazione - dove sono giunte anche telefonate e proteste via email da parte di altre persone - in merito all’introduzione di una tessera a pagamento per l’utilizzo delle docce calde e dell’asciugacapelli per gli utenti della piscina (ex Alcarotti) gestita dal Centro Nuoto Casale, in località San Bernardino. In merito alla questione un gruppo di consiglieri di minoranza (Pietro Gilardino e Pier Felice Scagliotti di “Casale Si Cambia”; Mariuccia Merlo per “Democratici per Casale”; Davide Sandalo, per il Pd; Fabio Lavagno di “Sinistra e Libertà”) hanno presentato un’interrogazione al sindaco e alla giunta comunale in cui chiedono «se queste azione sono state concordate con l’Amministrazione comunale e come venga garantito il carattere pubblico della struttura». Il testo completo dell’interrogazione e i commenti dei consiglieri è disponibile sul sito internet del nostro giornale (www.monferrato.it). Sulla vicenda abbiamo interpellato il responsabile del Centro Nuoto, Claudio Valentini. «Si tratta di adeguamenti che necessariamente abbiamo dovuto apportare sia per motivi di sicurezza che di risparmio energetico - spiega Valentini - Vorrei sottolineare che in quanto a risparmio energetico finora siamo stati in grande ritardo rispetto alle strutture di altri centri. Quella della tessera prepagata è stato un accorgimento necessario per evitare che alcuni utenti della piscina e della palestra, finita la doccia, lascino i rubinetti dell’acqua aperti oppure che continuino ad asciugare i loro accappatoi sotto i phon. Sugli asciugacapelli inoltre vorrei far presente che quelli che abbiamo sostituito non erano più adeguati alle vigenti norme di sicurezza». Claudio Valentini si dice convinto che «alla fine gli utenti approveranno queste innovazioni. Anche perchè quello che risparmieremo sugli sprechi lo investiremo nelle strutture, ampliando i servizi e creando un ambiente sempre più confortevole». Consensi per la “Montecarlo” E se da un lato Valentini deve fare i conti con qualche critica per la conduzione del Centro Nuoto, dall’altro non nasconde la sua soddisfazione per i buoni risultati ottenuti dalla gestione dell’altro centro natatorio cittadino, la piscina scoperta “Montecarlo”. «L’annata sotto il punto di vista climatico è stata eccezionale e ci ha dato una grossa mano - chiosa l’imprenditore - Poi sono soprattutto contento perchè ho visto tornare in piscina i casalesi “doc” che hanno apprezzato le innovazioni apportate prima dell’apertura». Il riferimento è ai nuovi lettini con tettuccio “tipo mare”, alla zona riservata ai bambini dove sono stati collocati gonfiabili e altri giochi, è stato rinnovato e aggiornato il servizio bar. «C’è più tranquillità e i frequentatori ci dicono che si sentono più sicuri - aggiunge Valentini - Con una serie di piccoli accorgimenti siamo riusciti ad eliminare anche quegli episodi di microcriminalità che in qualche occasione si erano verificati in passato». E per la stagione estiva 2013, Valentini anticipa che verranno apportate ulteriori migliorie. «All’idroscivolo già esistente verrà affiancato un “taboga” per grandi e piccoli. Per questi ultimi inoltre sono in arrivo nuovi gonfiabili giganti e altri accorgimenti per aumentare il divertimento». appuntamento dunque alla prossima estate.

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Roberto De Alessi

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