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Territorio e ambiente
La bandiera di "Comuni Sostenibili" per Sala e Ottiglio
I due sindaci a Strasburgo per ritirare il premio al Parlamento Europeo

Su due municipi del Monferrato sventola da domenica la bandiera di Comuni Sostenibili. Procede a grandi falcate la spunta degli obiettivi dell’Agenda 2030 da parte di Sala e Ottiglio nell’appena trascorso weekend “comune” di “Abitare il Futuro. Esperienze, buone pratiche… ed emozioni”, kermesse che ha confermato lo status di “fari” della sostenibilità sul territorio.
Mario Melotti e Massimo Pasciuta sono alla testa delle più piccole realtà virtuose iscritte nella Guida dei Comuni Sostenibili 2025, dove già erano comparsi nell’edizione precedente. Fondata nel 2021, la Rete dei Comuni Sostenibili nasce per esportare a livello locale, nel soggetto politico più “vicino” al cittadino, ossia il Municipio, la pratica della sostenibilità: un vademecum di “buone azioni” che non si limita all’ambiente e al “green” ma che abbraccia anche gli aspetti economico, sociale e istituzionale.
Di recente, la Rete ha allargato le adesioni alle Province e alle Città Metropolitane, fra cui Torino. La Guida 2025, presentata al Salone del Libro del capoluogo sabaudo, elenca 141 Comuni coinvolti nel progetto: se avvicinata al catalogo 2024, l’aumento è di circa 30 enti e 100 pagine in più che ne passano in rassegna le rispettive performance virtuosistiche.
Le cifre di monitoraggio e gli indicatori qualitativi arridono ad entrambi i Comuni monferrini e suggeriscono confortanti prospettive di miglioramento. A illustrare i rispettivi rapporti di sostenibilità è stato il Direttore Generale della Rete dei Comuni Sostenibili, Maurizio Gazzarri. Ottiglio incassa il 66% di illuminazione pubblica a LED (dati al 31 dicembre 2024), la conversione del parco mezzi con veicoli a impatto zero, la presenza di ampio verde urbano, di un parco accessibile anche ai soggetti diversamente abili e delle colonnine di ricarica delle auto elettriche, nonché la raccolta differenziata che sfiora, al 2023, il 75%: valutazione positiva anche per l’incremento della videosorveglianza cittadina (la sicurezza urbana rientra nei parametri delle “buone pratiche), la tempestività nei pagamenti delle fatture prima della scadenza (nella fattispecie ottigliese, 20 giorni antecedenti al termine ultimo), e la sottoscrizione della Carta di Avviso Pubblico, un codice etico di comportamento che vincola l’operato di Sindaco e amministratori.
Spostandosi a Sala, la freccia è verde sull’incremento di casette dell’acqua e fontanelle sul territorio, sulla capacità di riscossione delle entrate previste (98%), sull’iter di transizione digitale degli uffici municipali e sulla recente approvazione del Piano di Rigenerazione Energetica degli Edifici Comunali. Sala e Ottiglio sono, inoltre, pionieri in Monferrato della diffusione delle CER, le Comunità di Energia Rinnovabile, e hanno dato vita, con l’ente di terzo settore Solar Valley, al collettivo intercomunale di autoproduzione e condivisione di energia “Valle dei Frati”. Sulla “doppia” Bandiera dei Comuni Sostenibili è apposto anche il contributo dei giovani. Un team di sei under 35 (Costanza Angelino, Noemi Vergnasco e Stefano Lavagno di Ottiglio e Cristina Berra, Carlotta Rei e Dario Secondin di Sala) ha infatti inaugurato una serie di “salotti della sostenibilità” per integrare e impreziosire l’operato dei municipi.
Non solo Monferrato e neanche Italia. Il riverbero di Ottiglio e Sala quali “araldi” della messa in pratica dell’Agenda 2030 ha valicato i confini nazionali facendo il suo ingresso al Parlamento Europeo. A Strasburgo, infatti, Melotti e Pasciuta hanno ricevuto giovedì l’European Prize che ne attesta l’impegno e il rispetto dei valori comunitari e pace, libertà e sostenibilità. A permettere ai due paesi di condividere il trofeo con città ben più “popolose”, da Montpellier (Francia), Brake, Heidelberg e Lipsia (Germania), Saragozza (Spagna) e Adana ed Eskisehir (Turchia), sono stati l’unione di intenti e il fronte comune contro le sfide del futuro.
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