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L’addio a Dante Mezzano: i funerali a Trino del pilota e presidente Aeronautica

Onori civili e militari martedì mattina nella chiesa parrocchiale per l’ultimo saluto al maresciallo pilota Dante Mezzano, presidente dell’Associazione Arma Aeronautica di Trino, scomparso domenica scorsa all’età di 95 anni. A stringersi intorno ai familiari c’erano i rappresentanti di una trentina di sezioni di Piemonte, Lombardia e Liguria, il Gruppo Alpini di Trino, i Carabinieri di Trino, l’amministrazione comunale, presente con il gonfalone della città, il picchetto d’onore del Comando Aeroporto di Cameri che ha affiancato la bara durante tutto l’arco della funzione religiosa presieduta da don Corrado Ribero e concelebrata dal cappellano militare don Andrea Aldovini. «Ora Dante ci guarda da quel cielo che fin da giovane aveva visto da vicino e da quel paradiso a cui tutti gli uomini aspirano. Hai il privilegio di osservare il mondo dall’alto: ti ringraziamo per questa lunga vita e per il tuo esempio e ti chiediamo di pregare per noi». Tutta la vita di Mezzano è stata un susseguirsi di fatti e successi unici. Partecipò a numerose azioni di guerra, la più importante è la battaglia di Pantelleria, dove per il coraggio e l’audacia dimostrata nella sua azione, venne premiato dal Capo del Governo Mussolini, cerimonia e premio che lo stesso Dante amava sempre ricordare con forte emozione. Un episodio che nel suo intervento ha voluto ricordare anche il generale di Squadra Aerea Giulio Mainini, amico personale di Mezzano. «Dante era un grande soldato e un gentiluomo - ha detto commosso - fin dal nostro primo incontro capii di confrontarmi con un personaggio straordinario, da cui prendere esempio, per la generosità e le qualità umane non comuni che sapeva esprimere. Le tante iniziative che organizzava avevano lo scopo di fare conoscere a tutti il cuore e lo spirito dell’Arma Aeronautica. Dante ci lascia una grande eredità morale da custodire anche in futuro». Un applauso ha accompagnato questo bel ricordo, poi il silenzio e la preghiera dell’Aviatore. Dopodichè il corteo funebre, preceduto da tutti i labari delle associazioni, ha attraversato le vie del centro, per poi dirigersi al cimitero della Robella, dove la salma è stata tumulata nella tomba di famiglia. Prima però, una tappa alla piazza dell’Aeronautica che lo stesso Mezzano, nel 1987, aveva fatto intitolare a ricordo di tutti gli aviatori caduti.

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Stefania Zanatta

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