Maturità: il Ministero sorprende gli studenti con un insospettabile Montale Le foto
di Luciana Corino
A destra il link con la fotogallery dedicata alla prima e seconda prova dell'esame di maturità.
LA PRIMA PROVA
Nelle radio e in tv è già stato detto tutto sull’arrivo via mail negli istituti, mercoledì, delle tracce della prova di italiano, primo scritto dell’esame di maturità. Protette da un doppio codice d’accesso che ha permesso di svelarle alle 8,30 sono poi state stampate e consegnate agli studenti in attesa nei banchi. Ma la sostanza è rimasta la stessa come pure il ventaglio di scelte a disposizione dei maturandi: analisi del testo letterario, produzione di un saggio breve o articolo di giornale, tema di argomento storico o di attualità.
Tra le tematiche un brano di Montale, “Ammazzare il tempo”, tratto dal saggio del 1966 “Auto da fè. Cronache in due tempi”, una dichiarata polemica contro gli aspetti involutivi della modernità e la “nuova barbarie” del consumismo; i “giovani e la crisi”, riflessione sulla disoccupazione; il “labirinto” avendo a disposizione una serie di documenti di grandi autori come Ariosto, Picasso, Calvino ed Eco; “bene individuale e bene comune” con allegati estratti da Tommaso D’Aquino e Rousseau. Poi, partendo da una frase di Hans Jonas, autore di “Il principio di responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica”, un’analisi delle “responsabilità della scienza e della tecnologia” con testi di Primo Levi, Leonardo Sciascia, Pietro Greco, Margherita Hack.
Il tema di ordine storico ha puntato alla riflessione sullo sterminio degli ebrei programmato e realizzato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale e ha tratto spunto da una frase della filosofa tedesca ebrea Hannah Arendt. Infine quello di ordine generale ha utilizzato la frase «Avevo vent’anni... non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita» tratta da “Aden Arabia” di Paul Nizan. «Lo slogan più importante del ‘68 entrato nell’esame di maturità!», ha commentato con sincera meraviglia all’ANSA il direttore di Rai 4 Carlo Freccero.
La maturità al Balbo
Dei 497.310 studenti impegnati negli esami di maturità 268 sono al Balbo di Casale. A loro sono stati richiesti commenti a caldo sulla prova scritta di italiano.
Sulle facce tese, i primi sorrisi e un sovrapporsi di valutazioni: le tracce falsate rispetto ai pronostici, «ci aspettavamo Borsellino e Falcone per l’anniversario dei vent’anni, il terremoto, il Giappone, Pascoli», meno scontato Montale «già uscito» nel 2004 e nel 2008, qualche previsione però azzeccata «la disoccupazione giovanile», «insomma non è stato così terribile», «i temi diversi fra loro, si potevano fare» oppure «in generale non molto entusiasmanti». E poi, il primo segnale di ritorno alla “normalità”: una ragazza si è seduta sullo scalino e ha addentato ciò che rimaneva di una brioche consolandosi con gli zuccheri.
Il casalese Simone Lo Mastro, 5a D Liceo Scientifico, primo ad uscire dal portone di via Galeotto del Carretto poco dopo mezzogiorno, è stato avvicinato come una star. E neanche a farlo apposta il giovane è un rapper. Avendo dimestichezza con le parole non ha avuto difficoltà a scrivere il tema sulla crisi dei giovani.
Lo stesso argomento è stato trattato da Albi Vokshi, albanese di Durazzo in Italia da cinque anni e dall’alessandrino Sebastiano Golzio. Sue le considerazioni sulla disoccupazione «colpevole di far perdere le motivazioni allo studio ai giovani che però sono per natura svogliati e privi di iniziative». Alfredo Olivero, di Vignale, 5a B Liceo Scientifico, ha svolto il tema storico, Alice Marchisio, Casale, quello dei “vent’anni” mentre Benedetta Bonelli, l’ambito scientifico per il quale «ha trovato ispirazione in quel momento e poi comunque le piace scrivere».
Il casalese Davide Dibello, 3a A è stato invece il primo del Classico a consegnare l’elaborato dedicato al labirinto, argomento comune anche ai casalesi Silvia Anselmo e Marco Cavallero che ne ha analizzato con interesse «l’utilizzo come metafora della cultura occidentale». Luigi Auxilia ha trattato l’ambito tecnologico scientifico e Chiara Deregibus che voleva «scrivere in prima persona e senza restrizioni letterarie» ha scelto il tema libero.
Si è formato presto un folto gruppo di allievi dello Scientifico. Ha parlato per tutti loro Arianna Scagliotti di Frassineto. Le tracce? «Interessanti ma inaspettate, a scuola è stato esaminato il Montale poeta non scrittore». In un altro gruppetto con Chiara Buzio di Casale c’erano, preoccupati, Riccardo Zorgno di Morano e Filippo Anarratone, Casale: saranno i primi degli esami orali, mercoledì 27 giugno.
Al Lanza sono state avvicinate Manuela Cane di Cerrina, Camilla Guaschino, Casale, Andrea Perucca, Casale, Sara Rida, Pontestura, Xhensila Shyti, Casale della 5a Sociale e Ramona Borrando di Villamiroglio, Celeste Pampi, Villanova, Sabrina Battaglia, Penango del Socio-Psico-Pedagogico. Le loro scelte sono state varie e hanno spaziato fra le varie opzioni. È emerso che nessuno al Lanza ha fatto il tema su Montale.
Del gruppo di studenti del Sociale e del “Socio-psico” Alice Volpicella di Cerrina ha risposto a all’osservazione di un’insegnante sull’inopportunità per uno studente di svolgere il tema sulla crisi del lavoro. Cristina Turco valutava i pro e i contro di essere la prima del colloquio orale il prossimo mercoledì. «Pochi giorni per ripassare ma almeno per me l’esame finirà subito e poi andrò in piscina».
LA SECONDA PROVA
Ieri, giovedì, seconda prova dell’esame di stato per i quasi 500 mila maturandi italiani. A differenza dello scritto di Italiano che ha tracce identiche per tutte le scuole d’Italia, la seconda è ufficialmente dichiarata di indirizzo, poichè le materie differiscono in base al corso di studi scelto. Per il Liceo Classico c’è stata la versione di Greco con un brano di Aristotele, autore che addirittura dal 1978 non usciva alla Maturità. Quesiti di geometria analitica e un’applicazione del teorema di Lagrange, invece, per il Liceo Scientifico.
Dall’Istituto Superiore Leardi gli studenti sono usciti molto scaglionati e non hanno gremito la strada come accade di solito per lo scritto di Italiano. Il caldo e la fatica li hanno duramente messi alla prova e resi desiderosi solo di correre a casa a rilassarsi. Ma nonostante tutto Micaela De Simone di Villanova, Giulia Ruzzenenti di Candia e Valentina Margaglio di Pontestura di 5a Turistico sono risultate soddisfatte.
Hanno svolto la prova di comprensione del testo e produzione in lingua straniera, con due versioni a scelta fra inglese, francese, spagnolo. Le loro preferenze sono state motivate dalla propensione o dalle realtà familiari mentre il pensiero era già rivolto alla terza prova di lunedì 25 giugno, una serie di quesiti su quattro o cinque argomenti di studio del quinto anno non affrontati nei primi due scritti, che non vengono decisi dal MIUR ma dalle singole commissioni. Idee chiare anche sul futuro: domanda di assunzione a “Costa Crociere” per Micaela De Simone, università per le altre. Luca Bellan di Sartirana, 5a B Commerciale, ha consegnato lo scritto di Economia Aziendale molto prima delle sei ore concesse.
Era stanco ma soddisfatto del lavoro così come il casalese Marco Romerio che si è però lamentato dell’inserimento di un quesito sulle banche non previsto dal programma. Elogio invece per i docenti della scuola che hanno ben preparato gli studenti. Un maturando del Liceo Sociale, Giulio Gasparini di Mede, ha atteso l’amica compaesana Gloria Negri di 5a B Grafico per tornare a casa con lei in macchina.
La prova per i grafici consisteva in un’inserzione pubblicitaria del Ministero della Salute per dare ai bambini un’alimentazione corretta. «Farli giocare e divertire mentre mangiano la verdura» è stata la sua proposta realizzata al computer e ispiratale da un fumetto manga. Marco Richichi di Borgo, allievo del quarto anno di Ragioneria era in attesa della sua ragazza, Martina Facin di Solonghello, 5a A ragioneria: con le compagne Valeria D’Andrea e Cristina Trecca di Casale è apparsa contenta del testo della prova che era libero e imponeva pochi vincoli. Cristina è anche una dei pochi studenti ad avere svolto il tema su Montale.
«È l’argomento della mia tesina per l’orale quindi mi è sembrato opportuno parlarne anche se riguardava la narrativa» ha spiegato. Raphael Strotz, milanese residente a Casale per giocare nella Junior di basket. Soddisfatto sia delle prove svolte sia di passare l’orale fra gli ultimi perché «avrà più tempo per ripassare». Poi un bel gruppo della 5a B Commerciale: Marzia Mangolini di Villanova, Luca Bragato, Sara Cutri e Nicolò De Maria di Morano, Marina Bottin di Rosignano, Serena Borsa di Valle e Daniela Gragnaniello di Casale.
Un’altra grafica, Valentina Li Gioi, ha mostrato la copia dell’inserzione che ha realizzato come prova d’esame dove spicca la frase “Troppo non è mai bene. Il suo futuro è già oggi”. Infine alcuni rappresentanti del Polis, Salvatore Napoli di Morano che vuole diventare ragioniere per avere una rivincita sulla scuola mentre Antonella La Manno ha ripreso il filo degli studi interrotti in terza superiore dieci anni fa. Monica Bruja e suor Mirella Vitouly sono infine straniere, della Romania la prima, del Benin in Italia da quattro anni la seconda.