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Il senso di comunità
Il regista Francesco Ghiaccio e il corto “La città felice”
Coinvolti gli studenti degli istituti San Paolo e IV Novembre
“C’era una volta una città felice in cui i bambini vivevano felici insieme agli adulti. I piccoli erano eroi sempre pronti a nuove avventure e se qualcuno gli avesse chiesto – cosa ti manca per essere felice? – avrebbero risposto – niente! -. Poi, accadde qualcosa di inimmaginabile e sconvolgente…”.
Inizia così, il cortometraggio “La città felice” realizzato dagli alunni delle Scuole Primarie San Paolo e IV Novembre dell’Istituto Comprensivo Francesco Negri di Casale Monferrato con la regia e sceneggiatura di Francesco Ghiaccio, nell’ambito del Piano nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, col patrocinio della Città di Casale Monferrato.
Fulcro del progetto-cinema è stata la commistione degli intenti formativi e artistici, declinati ad un percorso tendente al senso di comunità e di responsabilità individuale e collettiva. Con la guida del regista Ghiaccio e grazie al coinvolgimento di esperti è stato possibile svolgere laboratori di linguaggio audiovisivo, di sceneggiatura, di montaggio e di fotografia al quale hanno partecipato i docenti dei plessi del Negri. Allo stesso tempo sono stati coinvolti gli allievi che hanno potuto apprendere le tecniche di narrazione visiva contribuendo alla realizzazione del cortometraggio stesso. Il prodotto video ha, così, permesso ad ognuno di comprendere e sperimentare la natura di un set, toccando con mano quanto appreso a livello teorico. Il tutto, si è concluso con la proiezione pubblica del corto, che ha riscosso un grande consenso di pubblico, anche superiore alle aspettative più rosee.
Tra i professionisti coinvolti ci sono stati i casalesi Simone Rivoire (Direttore della Fotografia) e Alessandro Azzarito (Filmaker), oltre al fonico di mix Vito Martinelli. Preziosa, altresì, la collaborazione con l’Associazione Piemonte Movie di Torino. Le musiche dal vivo sono state eseguite dalla maestra Erica Patrucco con l’Orchestra “l’Opera dei Ragazzi” e “San Paolo in Coro”, mentre il logo di Cinemalab è di Paolo Inguaggiato.
“Oltre all’importante lavoro di formazione per i nostri docenti e allievi e alla grande soddisfazione per il risultato ottenuto, l’aspetto che più ho sentito vivo è stato il meraviglioso coinvolgimento della città” commenta il Dirigente Scolastico Emanuela Cavalli. “Genitori, cittadini, Comune di Casale, Polizia Municipale, piccole e grandi imprese commerciali del nostro territorio hanno contribuito a realizzare questa storia voluta dai bambini. Un segno per comprendere che le favole, prima di arrivare sullo schermo, accadono nella realtà”.
Oltre a ben 16 insegnanti, hanno collaborato: Ufficio Pubblica Istruzione del Comune Casale Monferrato, Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi, Comando Polizia Municipale di Casale Monferrato, Centro Commerciale La Cittadella, Lavanderia Renata di Rita Alberelli, Studio fisioterapico InEquilibrio.
“Il maestro Ghiaccio, nel suo ruolo di regista e sceneggiatore, poi, è stato il vero valore aggiunto del progetto” conclude il DS Cavalli; “un connubio che ha dato ai nostri studenti l’opportunità di imparare un linguaggio nuovo, sia come fruitori sia nella creazione dal punto di vista della produzione e tecnico. Importante, infine, il messaggio di collaborazione veicolato dal corto, quale prezioso presupposto per superare le difficoltà”.
“Sin dal primo momento l’obiettivo è stato quello di realizzare un vero e proprio prodotto cinematografico e non solo un corto prettamente scolastico” aggiunge Ghiaccio. “L’obiettivo è, dunque, stato alto, difficile e impegnativo, ma ricco di soddisfazioni a partire dalla grandissima collaborazione della città, del pubblico e del privato. Abbiamo infatti potuto girare all’interno di contesti particolari come il tribunale, una Ipercoop deserta, i musei e le strade cittadine. Dalla collaborazione al senso di responsabilità è stato un tutt’uno che ha riguardato tutti in un contagioso senso di comunità e condivisione. Un modo nuovo e concreto che dà senso al valore educativo”. Il corto è visibile su YouTube.
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