Articolo »

  • 19 ottobre 2019
  • Casale Monferrato

Lavoro

"Voglia d’Impresa": le azioni di programma della Regione

Presentate al convegno tenutosi al Castello di Casale

Voglia d’impresa. E’ il tema dibattuto nei giorni scorsi al Castello al convegno al quale è intervenuto l’assessore regionale al Lavoro Elena Chiorino. Il sindaco Federico Riboldi (era presente anche l’assessore Luca Novelli) ha sottolineato l’importanza di operare a stretto contatto con Palazzo Lascaris sulle tematiche riguardanti il mondo del lavoro. «Lavoro - ha detto Riboldi - che è al centro dellla nostra attività di governo della città. La Regione che si sposta sul territorio è un sintomo di buona volontà e crescita. A chi ha voglia di fare impresa dobbiamo creargli lo spazio utile, sciogliendo i nodi della burocrazia e quelli che si creano con il sistema bancario».  Sull’agenda di Riboldi, in tema di lavoro e impresa, ci sono due annotazioni: l’Agenzia di Sviluppo locale sul modello bavarese fondata sulla formazione e il dialogo, e lo Sportello delle Attività Produttive il cui intento era quello di semplificare l’apparato ma che, in realtà, lo ha incrementato a dismisura.

Fiorenzo Pivetta, presidente del Consiglio Comunale con delega al lavoro, ha tirato in ballo la psicanalisi di Umberto Galimberti che ha parlato del nichilismo diffuso tra i rgazzi: stanno bene e non sanno il perchè. «Noi dobbiamo aiutarli a fare impresa: cosa fare per poterli agevolarli».

La Chiorino ha aggiunto che il lavoro è al centro del suo mandato: «Il Piemonte ha dato tanto al tessuto produttivo, adesso è in difficoltà, occorre invertire la tendenza. Bisogna incrociare domanda e offerta ma, per avere una visione innovativa dell’impresa occorre che la politica indichi le strategie per arrivare alle risorse. L’imprenditore non investe più perchè manca la certezza. L’italia è la seconda potenza europea per il settore manifatturiero, e questo nonostante tutto». L’assessore ha ribadito la contrarietà all’assistenzialismo e al reddito di cittadinanza, bisogna investire in altri settori. «Ai giovani bisogna dare loro la possibilità di restare in Italia e di scegliere di non andarsene all’estero».

Chiara Ercole, amministratore delegato della Fratelli Saclà, ha portato in sala l’esperienza maturata nel management dell’azienda. La manager è stata intervistata da Andrea Turolla, direttore dell’Università del Piemonte Orientale.

Nel corso del convegno, dopo la tavola rotonda con le imprese, sono state illustrate le iniziative del MIP (Mettersi in Proprio), il sistema regionale di accompagnamento alla creazione e al lavoro autonomo in Piemonte. Il MIP è finanziato dal Fondo Sociale Europeo 2014-2020 nell’ambito dei percorsi di sostegno alla creazione d’impresa e al lavoro autonomo. Nasce per promuovere lo spirito imprenditoriale in tutto il territorio regionale, attraverso servizi di accompagnamento dedicati proprio a chi vuole mettersi in proprio.

Due le tipologie di azioni stabilite dal programma: 40 ore di percorso di assistenza personalizzata. Accoglienza e prima analisi dell’idea imprenditoriale; esame della fattibilità del progetto; consulenza specialistica: giuridica, commerciale, economica; assistenza per la predisposizione del business plan o per l’avvio di un’attività professionale; 20 ore di percorso di consulenza specialistica e tutoraggio che prevede l’accompagnamento personalizzato, dopo l’approvazione del business plan-piano di attività e monitoraggio post avvio; analisi condizioni di mercato e opportunità di sviluppo, supporto nella definizione progetti di sviluppo; sostegno nell’accesso a misure di agevolazione.

Possono partecipare al MIP le persone  disoccupate e inattive occupate di età compresa tra i 18 e i 65 anni. Questi i requisiti richiesti: essere residenti e/o domiciliati in Piemonte che intendono avviare un’impresa o un’attività di lavoro autonomo con sede legale ed operativa su scala regionale. Non accedono titolari o soci di imprese (o di attività economiche assimilabili svolte in forma professionale) già operanti nello stesso settore di attività in cui si intende iniziare la nuova attività economica. Avere un’idea imprenditoriale non significa necessariamente pensare in grande e disporre di ingenti risorse economiche o capacità manageriali specifiche. E’ possibile creare un’impresa o offrire un servizio anche a costi ridotti. Il programma MIP è rivolto a chi intende aprire una micro/piccola/media impresa avviare un’attività professionale (lavoro autonomo), attivare un’impresa nel settore della produzione agricola primaria (coltivazioni, allevamenti).  Per partecipare attivare il servizio on line o recarsi al Centro per l’Impiego.


Profili monferrini

Questa settimana su "Il Monferrato"

Marco Imarisio

Marco Imarisio
Cerca nell’archivio dei profili dal 1871!