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FOTORACCONTO - Varengo: un gioiello di architettura

Sulla sommità della collina della Sorba, progetto del Magnocavalli
In un afoso venerdì ci riceve sulla sommita della scalinata della parrocchiale di Varengo il parroco don Luigi Calvo, al sacerdote  (nato e residente alla vicina Cantavenna) va il merito degli ultimi restauri condotti grazie all’aiuto di Idea Valcerrina  per una spesa  di 400mila euro. 
I lavori hanno riportato a nuova vita una bellissima chiesa.
 All’interno, dietro l’altar maggiore ecco una notevole tela settecentesca di autore ignoto raffigura la “Lapidazione di S. Eusebio”. 
 
Nel presbiterio e nelle cappelle laterali si conservano le opere del pittore Cherubino Luigi Hartman (Chiavenna, 1807 - Domodossola, 1884), realizzate su richiesta dell’intraprendente parroco di Varengo, don Felice Tommaso Razzano, che gli aveva affidato l’incarico di abbellire la chiesa parrocchiale. 
Curioso il quadro seicentesco che raffigura il «Battesimo di Costantino da papa Silvestro».  
L’organo settecentesco di Giovanni Bruna è stato restaurato dai fratelli Marzi nel 2015, lo segnaliamo a Letizia Romiti per i suoi programmi. In sacrestia incorniciato ecco un palio delle quarant’ore, un crocifisso processionale  e un quadro (San Sebastiano) che forse nasconde un Guala
 
A caccia di lapidi ne troviamo una in latino in fondo alla chiesa datata 4 marzo 2012, ricorda i restauri, scoperta alla presenza del cardinale Giuseppe Bertello, governatore dello Stato della Città del Vaticano, del parroco don Calvo e benedetta dal vescovo di Casale, mons. Alceste Catella. Altra piccola iscrizione dedica il restauro del battistero in memoria di Federico Zanotti. Bellissimo il giardino panoramico sul retro.