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Viaggio d'autore

In volo sulla Lomellina

Castelli e Pievi

Dopo il successo del primo tour della “Piccola Loira”, con la visita dei castelli di Sartirana, Scaldasole e Frascarolo, il presidente dell’Ecomuseo del Paesaggio Lomellino, Franco Berzero...
Dopo il successo del primo tour della “Piccola Loira”, con la visita dei castelli di Sartirana, Scaldasole e Frascarolo, il presidente dell’Ecomuseo del Paesaggio Lomellino, Franco Berzero, propone un secondo itinerario ai castelli Beccaria di Pieve del Cairo e Isimbardi di Castello d’Agogna. Ora, col beltempo, accettiamo la proposta del pilota-istruttore candiese Domenico Conti di effettuare un itinerario volante tra preziose testimonianze storiche di arte e bellezza che offre un territorio legato al Monferrato. Una prima considerazione: i castelli sono incastonati quasi tutti nell’abitato e hanno ancora una preziosa area verde.
 
Partenza dall’aeroporto di Casale (ai comandi il nostro Conti, il cruscotto del monomotore arancione Pa28 180 è storico, peccato che le regole europee lo facciano cambiare...) martedì alle 11, per un tour guidato dai corsi d’acqua che delimitano Monferrato, Lomellina e Vercellese con riflessioni e pensieri su luoghi e personaggi che richiamano mondi più o meno lontani, da raccontare poco alla volta. 
Voliamo a 1400 piedi sul livello del mare quindi sui paesi a mille circa, quota minima obbligatoria (equivale a circa 300 metri) seguiti giro d'elica per giro d'elicada Milano informazioni (col suo radar, ci aveva fatto aggiungere una sigla al trasponder), velocità 100 nodi, 185 km. Un po' di foschia e termiche da caldo non hanno giovato alle foto eseguite senza tele (era quello che vedevo dal finestrino posteriore) che rimangono copmunque un reportage.
 
Seguiamo il corso del Po dall’abbazia di Breme ai  castelli di Sartirana (individuato dal massiccio torrione circolare e dalla massa verde del parco) e Frascarolo (delimitato dal fossato quadrangolare, ma noi individuiamo prima un campanile). 
 
Conti ci indica una vecchia ansa del fiume, e poi ecco il grande abitato di Pieve del Cairo (il retro del castello ha una grande torre quadrata su un prato verde con al centro un grande albero): subito dopo Scaldasole, dall’alto si vedono la lunga altana e il cortiletto rinascimentale, di fronte una chiesa.
Lasciamo la grande raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi (non è un bel vedere) e il re dei fiumi per seguire il corso tortuoso dell’Agogna, con il castello Isimbardi (Castello d’Agogna)poco distante da Mortara, poi il castello di Cozzo, con un fuori programma a Candia (doveroso per il nostro pilota  Conti che qui abita). 
 
A seguire Rosasco con la torre e la porta (esempio di ricetto), Langosco (piccoli boschi tra le risaie), a destra ecco Robbio, poi Palestro  con all’ingresso del paese il monumento ai caduti della guerra risorgimentale (dall’alto è una punta aguzza nel verde).
Sorvoliamo la chiusa sul Sesia da cui ha origine il Roggione Sartirana. Deviazione a Borgo Vercelli per il castello descritto dal Tasso (ricordiamo anche la devozione degli abitanti verso Sant’Evasio), poi la confluenza del Cervo nel Sesia e altra deviazione a Villata con vista sul castello e sulla chiesa (dove si è sposato il nostro Domenico con Cesi Rossi). 
 
Seguiamo sempre il Sesia, curiosa la confluenza col torrente Cervo.
Il profilo del grande Sant’Andrea di Vercelli ci guida verso l’aeroporto Carlo del Prete (celebri le sue trasvolate con Francesco De Pinedo e Arturo Ferrarin), dove atterriamo alle 12.10.  La struttura è nata nel 1928. Siamo ricevuti dal presidente dell’Aeroclub Maurizio Gennaro (allievo di Domenico Conti) al quale doniamo il libro strenna Guida del Monferrato. L’Aero Club è intitolato a Marilla Rigazio, una giovane hostess vercellese morta in un  incidente aereo. Nell’officina un aereo storico Avia Milano P 19
Nell’hangar un bimotore Piper Seneca.
 
Poi breve sosta davanti ai due monumenti all’ingresso dell’aeroporto. Uno dedicato a Leonida Robbiano (in attesa di restauro), il trasvolatore degli anni Trenta, morto durante il raid Londra-Australia sulle rive del Gange. L’altro, a forma di cippo, in memoria del celebre aviatore Francis Lombardi, eretto nel 1983, in ricordo del volo Vercelli-Tokio effettuato nel lontano 1930. All’ingresso  fa la sua bella figura un rosso MB 326,  aereo da addestramento avanzato prodotto dalla Aermacchi di Varese.
 
L’Aero Club ha un’area ristoro indicata da una grande elica che ha all’interno una statuetta della Madonna Nera di Oropa; si chiama Cesar’s Airport, personale gentile e servizio veloce, ma   dovremo tornare il giovedì, unico giorno in cui il cuoco prepara la panissa.
 
Ritorno in volo con le prime risaie allagate che riflettono il calore del sole che dovrebbe essere primaverile. Sorvoliamo la zona industriale (sotto di noi la grande, nuova struttura di Amazon).
In pochi minuti il Po ci annuncia Casale. Il pilota ci delizia con un giro completo sulla città vecchia.  Atterraggio, la pista in erba ci accomuna a Vercelli, la lunghezza no, per fortuna. Sono le ore 14,30. Che gran comodità l’aereo!
 
NELLE FOTO della gallery annessa si parte da Breme con il complesso abbaziale; poi nei paesi i castelli di Sartirana (seguite la torre circolare, dietro ha un bel parco), Frascarolo, Pieve del Cairo (parco con al centro un piantone), Scaldasole, Lomello, Castello' d'Agogna, Cozzo; ultima e  nona foto Casale con il Po e il Castello.