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Divulgatore scientifico

Piero Angela, un amico speciale del Monferrato

Il ricordo del conduttore tv

Le parole di Serena Monina, Anna Portinaro, Sabina Malgora e Daniele Doesn't Matter

Anche in Monferrato si susseguono i messaggi di affetto per Piero Angela, scomparso all’età di 93 anni sabato 13 agosto. Molte infatti sono le personalità del nostro territorio che hanno interagito direttamente con il conduttore televisivo o che sono intervenute nel celebre programma di Rai Uno, Superquark. Tra le prime a commentarci la notizia della morte di Angela, Anna Portinaro: «Abbiamo perso un amico sincero, che ha sempre creduto in noi e nell’azienda». Infatti dietro questa amicizia c’è il ricordo di un simpatico siparietto legato ai “Quattro Moschettieri”: Piero Angela, al pianoforte, Enzo Tortora, Gigi Marsico e Mario Pogliotti, negli Anni ’70 giovani dipendenti della Rai, avevano addirittura composto un’operina gioiosa ispirata da una delle poesie contenute nelle scatole dei krumiri. «Un grande dispiacere non incontrarlo per i 70 anni della Pasticceria Portinaro, che cadranno nel 2023», aggiunge Anna Portinaro. Proprio la passione del pianoforte gli ha permesso di incidere un album jazz, ancora inedito.  

Fu ospite della Filarmonica, personalità di spicco della divulgazione scientifica come ci racconta Serena Monina, legata anche da un rapporto di parentela (la madre del dottor Teresio Monina faceva di cognome Angela, nda): «Un uomo brillante, unito a mio padre fin dall’infanzia e ai tempi dell’Università a Torino anche se lui non conseguì la laurea per privilegiare gli interessi musicali. Mentre mio padre, consigliato dal padre di Piero che era psichiatra, decise di fare medicina. Lo ricordo a Casale diverse volte al Rotary e per qualche mangiata di tartufi a casa di papà. Un uomo anche spiritoso. Mi disse: “Da quando faccio televisione mi trovano pure bello”. E poi un grande consiglio ai ragazzi: “Nella vita cerca di fare bene una cosa”. È più che sufficiente». 

Chi invece aveva incontrato qualche anno fa Piero Angela, è stato il celebre youtuber monferrino Daniele Doesn’t Matter (Daniele Selvitella), che ha affidato a un post sui social il ricordo di Angela: “Ho avuto la fortuna di conoscere questa persona incredibile nel 2017. Ricordo quella giornata come se fosse ieri. Ero emozionato, agitato e incredulo. Bussando timidamente alla porta, mi trovai di fronte ad un uomo eccezionale. Non era il Piero Angela in giacca e cravatta che ero abituato a vedere in tv. Era semplicemente Piero. Una persona normale in abiti casalinghi ma con un bagaglio culturale e di esperienze capace di affascinarti e incantarti anche oltre l'altisonanza della sua figura pubblica televisiva. Lui mi squadrò dalla testa ai piedi, mi fece accomodare sul suo divano e dicendomi chiaramente che rispettava il mondo del web, ma che non lo condivideva appieno, cominciò a raccontarmi la storia di come diventò il "Piero Angela" che tutti conosciamo”. 

Chi intervenne nel 2011 nel programma Superquark fu l’egittologa casalese Sabina Malgora. Protagonista di quella puntata fu la mummia di Ankhpakhered, che venne sottoposta a tac dall’equipe del Mummy Project, composta dal professor Luca Bernardo e dalla stessa Malgora. Ankhpakhered fu un sacerdote del dio Min, divinità legata alla fertilità e alla sessualità, vissuto tra la XXII-XXIII dinastia (circa 945-715 a.C.). Proprio Sabina Malgora ci racconta come Piero Angela sia stato un modello per tanti studiosi: «L’ho seguito sin da quando ero bambina e mi ha fatto scoprire l’amore per la scienza. Anche durante il mio percorso di studi ho sempre apprezzato il suo modo di divulgazione scientifica, rendeva semplici magari argomenti complessi da comprendere… Iniziando un ampio lavoro di ricerca con il Mummy Project ho sentito la necessità di avvicinarmi a quel mondo… E allora nel 2011 Barbara Bernardini, la regista di Superquark, mi informò che Piero Angela era entusiasta del lavoro portato avanti dalla nostra equipe. Essere parte quel programma fu certamente un grande onore. L’insegnamento di Piero Angela lo dobbiamo custodire quotidianamente. Anche nel nostro importante lavoro di divulgazione. Per ora sentiamo un grande vuoto».  

Protagonista delle puntate di Superquark anche il professore dell’Università del Piemonte Orientale Alessandro Barbero (giovedì 1° settembre sold out a palazzo Langosco per Attraverso Festival, nda), che nel 2019 pronunciò a Vercelli la laudatio per la laurea honoris causa in Filosofia ad Alberto Angela, figlio del noto conduttore torinese e anche lui divulgatore culturale.  

Un enorme patrimonio culturale e scientifico entrato nelle case degli italiani, grazie alla televisione. Anche Casale e il Monferrato ringraziano Piero Angela.