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Arte e territorio

Art Moleto, il nuovo progetto debutta nel borgo saraceno

Ora "Passions" è in mostra al Castello del Monferrato

“Passions è piena immersione nell’arte e nella natura, con lo scopo di coinvolgere il riguardante in uno scambio emozionale che permetta di riflettere di discernere.” Parole chiave, quelle inserite nella presentazione del nuovo progetto Art Moleto...

Passions è piena immersione nell’arte e nella natura, con lo scopo di coinvolgere il riguardante in uno scambio emozionale che permetta di riflettere di discernere.” Parole chiave, quelle inserite nella presentazione del nuovo progetto Art Moleto, inaugurato fra sabato e domenica nel borgo saraceno di Moleto dove l’arte ha sfidato la pioggia vincendo la battaglia soprattutto nella giornata della domenica. Per Moleto il debutto di “Passions” ha segnato un traguardo importante: i dieci anni consecutivi di esibizioni artistiche a Moleto, una borgata che, al pari di più noti villaggi liguri, ha adottato l’arte come leva di sviluppo e di attrazione, oltre che elemento di aggregazione, dibattito e rappresentazione della realtà. E se la forma collettiva, che vede unirsi nel progetto tanti nomi monferirni e non, nel tempo si è rivelata vincente, anche il continuo sviluppo di nuove idee sembra dare linfa ad un progetto che cresce ogni anno.

L’ultima novità debuttata nel weekend è il muro dell’arte, posto all’ingresso di Moleto dove i visitatori verranno accolti in modo permanente da rappresentazioni artistiche realizzate dai membri di ArtMoleto e in continuo ampliamento. Un segnale tangibile di come l’arte porti arricchimento al bello del Monferrato. L’edizione 2018 ha visto un ulteriore valore aggiunto grazie al mix fra arte e musica, poesia, riflessioni e territorio andato in scena proprio nel weekend. Sabato sono stati la musica e il canto a unirsi, insieme ai vini, alle opere in una liason artistica resa possibile dalla collaborazione con la rassegna di Rondò in Monferrato mentre domenica la visita guidata itinerante di “Passions”, avvenuta con la curatrice e critica Federica Mingozzi e con lettrici di componimenti e pensieri legati alle opere, ha condotto il pubblico dentro l’interpretazione più profonda delle opere che quest’anno erano presentate da tredici artisti quali Giò Bonardi, Ilenio Celoria, Piero Ferroglia, Iris Devasini, Michelle Hold Cate Maggia, Gabriella Maldifassi, Andrea Massari, Teresio Polastro, Petra Probst, Alex Sala, Bona Tolotti, Daniela Vignati.

La prima rivelazione del tour guidato è come “Passions” possa mettere in campo l’estro e il talento di ognuno dei protagonisti ma sia al contempo anche un progetto capace di collegarsi fortemente ai precedenti temi di studio e approfondimento: dallo scorrere dell’acqua come elemento che rimanda al continuo divenire e al concetto di osteggiato cambiamento, sino al potere di riflessione ed ascolto insito nel silenzio senza dimenticare l’importanza della materia anche fisica, testimoniata anche dal rifermento ai reliquiari. Se le pennellate possono dare sensazioni immediate grazie al tratto e ai colori e il titolo può far entrare meglio l’osservatore nell’animo dell’artista e nell’ispirazione che ha fornito l’input specifico alla realizzazione, ciò che più rende il percorso di Passions interessante e intrigante è l’“andare oltre”, l’esercitare una lettura simbolica che porta verso conclusioni più velate ma assai contemporanee.

A percorrere la via e i cortili di Moleto, respirando a pieni polmoni l’atmosfera di rinascita artistica di questo angolo di Monferrato, sono stati anche svariati stranieri provenienti ad esempio da Stati Uniti, Francia, Belgio o Australia oltre che da tutto il Nord-Ovest con punte da Biella e dall’Astigiano. Ora “Passions” si prepara alla sua prima trasferta: fra sabato 8 a domenica 30 settembre, le opere dei tredici artisti saranno visitabili presso il Castello di Casale Monferrato. Ma non poteva mancare anche qualche anticipazione sul prossimo tema di studio di ArtMoleto che debutterà esattamente fra un anno. È la stessa Michelle Hold, presidente di ArtMoleto, a rivelarlo. “Il titolo sarà ‘Back to Nature’ e si lavorerà sulla natura a 360° e soprattutto sul rapporto dell’uomo con la natura, sulla percezione di esserne parte.” “In fondo – conclude Hold - tutti noi abbiamo bisogno di recuperare il rapporto con la natura.”