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Vignale: nella chiesa del Convento

Concerti del MCF (8 e 22 agosto) e possibilità di vedere un grande patrimonio artistico

Secondo appuntamento del Monferrato Classic Festival, diretto da Sabrina Lanzi,   alla Chiesa dell'Addolorata (o del Convento) a mezza costa del psese di Vignale.

Alle 17,30 di sabato 8 agosto il pianista livornese Edoardo Mancini presenterà Gesange der Fruhe op . 133 di Schumann, la Sonata op. 101 n. 28 di Beethoven, la Fantasia in fa minore op. 49 di Chopin e la Sonata op. 110 n. 31 di Beethoven.

Il ciclo proseguirà alle 17,30 del 22 agosto con Virginia Benini - che offrirà l'ascolto della Sonata n. 31 op. 110 di Beethoven, la Tarantella di Liszt e la Sonata fantasia n.2 op.19 di Aleksandr Skrjabin, e il 29 agosto con Lucia Paradiso che interpreterà l'Arabeske in do maggiore per pianoforte, op. 18 e Faschingschwank aus Wien. Fantasiebilder (Carnevale di Vienna), op. 26 di Schumann, lo Scherzo in mi bemolle minore per pianoforte, op. 4 e i Sei pezzi (Klavierstücke) per pianoforte, op. 118 di Brahms. L'accesso ai concerti è effettuabile tramite prenotazione del singolo posto sul sito www.monferratoclassicfestival.weebly.com/agosto-2021.html.

I TESORI DI UNA CHIESA DA RESTAURARE

Da ribadire oltre al valore musicale l'occasione per entrare in quella che è la più antica chiesa di Vignale, un bellissimo esempio architettonico dichiarato monumento nazionale nel 1911, una preziosa testimonianza di un passato ricco di storia e arfte. 

Tutto nacque dalla donazione fatta dai signori Cornacchia nel luglio 1465 ai padri Serviti dell’antica chiesa di Santa Maria situata in località Monterotondo nella zona a mezzogiorno del paese. Nel sito i Servi di Maria edificarono alla fine del Quattrocento il convento accanto al quale sorse la nuova chiesa. Nell’agosto 2006  in navata destra venne alla luce un affresco di grande qualità: una Madonna col Bambino in trono con angeli musicanti. La scoperta ha consentito di rilevare l’inedita presenza in Monferrato di un Valente pittore della bottega spanzottiana. Sull’iscrizione si leggono la firma dell’artista: «JOHANES DE CRESENTINO PINSIT» e il nome dei committenti: «IOHANES ET JACOBUS DE TONSIS FECERUNT F[IERI] HOC OPUS». Si tratta di una «Madonna del latte»  che rappresenta secondo Alessandra Guerrini (Soprintendenza) un «unicum della pittura cinquecentesca in Piemonte», un affresco che si è miracolosamente salvato ....
Da ammirare il cinquecentesco coro ligneo intarsiato (questo a suo tempo restaurato) con venti stalli divisi da bracciali, due pannelli con santi appartenenti all’ordine dei Serviti, un grande leggio con il monogramma dei Servi di Maria, note musicali, un angelo un gallo e una firma che traduciamo: Fra Baldassare Gallo da Racconigi, 1562 (data, forse, del rimaneggiamento del coro).  
La chiesa meriterebbe  per la sua importanza un intervento di restauro (a incominciare dalla facciata che non è un bel biglietto da visita, poi ci sono le luci)  ma i fondi per ora non si trovano. E’ affidata alla parrocchia di Vignale, parroco dal febbraio 2015 è don Andrea Tancini (citazione per la priora Maria Orsi).
l.a.
FOTO. La facciata della chiesa del Convento (f. Luigi Angelino)