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Un calendario.... musicale

Giro d'Europa (e del Monferrato) con gli organi disegnati da Laura Rossi - Di Aldo Timossi

I dodici mesi del sempre atteso e gradito Calendario di Laura Rossi, per il 2023 compongono con splendidi disegni e quattro artistiche incisioni un viaggio negli organi da chiesa, quegli strumenti tanto complessi nella meccanica quando armoniosi nell’aspetto esterno, vanto da secoli delle comunità parrocchiali; anche la più piccola si sforzava di averne uno, magari la gente mangiava pane e cipolla, ma nella parrocchiale dovevano esserci le canne per fare musica. D’altro canto, era stato il Concilio di Trento (1545 - 1563) a stabilire che in chiesa si poteva usare il solo organo come strumento accompagnatore.

I dodici mesi del calendario di Laura Rossi (Lalla per gli amici...), frutto di visite durante le crociere STAT/Il Monferrato e di tour nei templi monferrini (tour Meni-Mainini della Diocesi, ndr) compiuti col consorte Luigi Angelino, mi evocano un piccolo ricordo personale. Gli anni da chierichetto e lettore nella chiesa di Morano Po, gustando le melodie - in primis la formidabile overture del wagneriano "Tannhäuser" - che il maestro Aldo Ferraris, prima Viola al San Carlo di Genova, sapeva trarre dalle tastiere dell’organo, e azionando la pesante manovella del mantice!

Eccoci dunque ai 31 giorni di Gennaio, con lo strumento ospitato sotto le architetture gotiche della Cattedrale di Anversa, opera recente seppur in stile barocco della svizzera Wetzler, ben 44 registri su tre tastiere manuali e pedaliera.

Un “salto” dalle fresche coste dal Mare del Nord al caldo Mediterraneo. Palma de Maiorca, con il grande organo del 18° secolo, nella basilica cattedrale di Santa Maria, “la Seu”, volte di ben 44 metri, fra le più alte al mondo ma un metro in meno del Duomo di Milano!

Splendido strumento di costruzione classica, dipinto in un originale color verde senape, nella Collegiata di San Martino, gioiello della provenzale St. Remy (patria di Nostradamus). Oltre 500 canne, ricostruito nel 1983, un “suono meraviglioso”, protagonista ogni anno del festival organistico “Organa” cui partecipano musicisti provenienti da tutto il mondo.

Il clima mite di Aprile porta Laura Rossi a Saint Tropez. Eccola di fronte all’organo a due piani che incombe sopra l’ingresso nella chiesa di Notre Dame de L’Assomption. Uno schizzo, uno scatto quasi fotografico, forse il rammarico di non poter poi tradurre nei disegni in bianco/nero le dorature dei fregi e i colori rosa e verde dell’insieme.

Un viaggio a Mdina sull’isola di Malta, antica e affascinante. La Cattedrale di San Paolo è omaggio all’apostolo Paolo, che qui visse a lungo. Mentre al centro della navata si osservano le dorature dell’organo circondato dalla possente tribuna, c’è una qualche sensazione di “ricordati che sei polvere…”: si cammina sul pavimento composto da 300 lapidi tombali con le sepolture di nobili e religiosi! Luigi distoglie il pensiero, ricordando - lo scriverà nel resoconto sul giornale - gli agganci con la casalese chiesa di San Paolo, nonché la comune sorte tra questa ex capitale e Casale già capitale del Marchesato monferrino!

Restando in clima d’influenza araba, si torna in patria A Giugno, tappa ad Amalfi, Duomo di Sant’Andrea. L'organo Mascioni del 1963 si articola in due corpi, l'uno in controfacciata, l'altro entro cassa antica dirimpetto alla cattedra; per i tecnici (eh, Mattia Rossi…) diciamo di 40 registri, tre tastiere manuali di 61 note ciascuna e pedaliera di 32.

Ed eccoci agli strumenti di casa nostra. A Grana (che ora può fregiarsi dell’appellativo Monferrato), chiesa dell’Assunzione, Lalla e Luigi arrivano mentre l’organo è in fase di smontaggio per restauro. Dallo strumento acquistato di seconda mano nel 1810, si passò una ventina di anni più tardi al più maestoso strumento (33 registri), opera di pregio di Giacinto Bruna. Un salto a Sala Monferrato, parrocchiale di San Giacomo, per l’immagine di Agosto, quindi nell’Oltrepò, Villanova. La parrocchiale di San Emiliano è l’unica in Diocesi a conservare due strumenti a canne: un grande Lingiardi del 1881 sul portale di ingresso e un positivo Lajolo del 1840 a lato del presbiterio ‘in cornu epistulae’.

Ottobre con Frassineto Po. Sotto le volte dei SS. Ambrogio e Giorgio (tempio di metà ‘400), l’organo di 2250 canne opera di Giuseppe Gandini (1909), che ha sostituito quello costruito nel 1760 dai fratelli Ragozzi, restaurato nel 1794 da Francesco Bellosio.

Moncalvo, Madonna delle Grazie, offre a Lalla la visione dell’appena restaurato (2021) strumento, realizzato nel 1821 dai Serassi.

Dodicesimo mese, dedicato alla cinquecentesca chiesa casalese di San Paolo, che in controfacciata ospita l’imponente Franzetti del 1859, 1200 canne, oggetto di manutenzione straordinaria dieci anni orsono.

Grazie anche per il 2023 all’arte di Laura Rossi, per questo giro del mondo attraverso i sapienti, minuziosi disegni e le incisioni di strumenti che fanno “musica celestiale”. Sia un auspicio di Pace.

aldo timossi

FOTO. Una pagina del calendario col taccuino di viaggio organistico (organo di Grana)