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“TIME” - La Sicilia e il Monferrato: Storia arte e spiritualità

Conferenza storico-artistica dei rapporti storici ed artistici tra il Monferrato e la Sicilia al castello di Morsasco

Domenica 11 marzo al castello di Morsasco, in occasione della chiusura della mostra – preview B.I.AS – Biennale  Internazionale d’Arte Contemporanea Sacra delle Religioni e dell’Umanità, l’associazione Amici di Castelli Aperti, in collaborazione con il Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato”, organizza un’interessante conferenza dedicata al rapporto storico tra la Sicilia e il Monferrato risalente al periodo medievale e alle nuove collaborazioni culturali e turistiche che attraverso la Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea Sacra si sono sviluppate tra questi due territori negli ultimi anni. 

L’avvocato Chiara Modica Donà dalle Rose, presidente di WISH, World Internatinal Sicilian Heritage, presenterà al pubblico l’edizione 2018 della B.I.A.S che ha avuto a Palermo e a Venezia la sua prima edizione nel 2016. Si tratta di una biennale che propone al pubblico oltre 100 artisti selezionati tra 420 che hanno concorso al bando pubblicato sul sito www.bias.insitute.it sul tema The gate Porta itineris longissima dicitur esse,  e che esporranno nel centro storico di Palermo nella zona del Cassaro Alto, come nella precedente edizione che coinvolse 22 luoghi tra palazzi, chiese e oratori tra i quali molti chiusi al pubblico da anni, e in altri luoghi della Sicilia occidentale e orientale. A differenza delle esposizioni internazionali in essere, la BIAS partendo dal presupposto che l’arte è una forma di linguaggio che non deve conoscere confini geografici, prescinde dalle nazioni e dalla nazionalità dell’artista, declinando i Padiglioni nelle diverse possibili matrici afferenti alla confessione religiosa, scientifica o filosofica in cui l’uomo prima ancora che artista è nato e cresciuto. Le riflessioni di Kandinskij sulla spiritualità dell’artista sono il principale filo conduttore a cui si è ispirata Chiara Modica Donà dalle Rose nel 2009 quando ha scritto il concetto di BIAS, sinonimo di pregiudizio in cui l’arte è luogo ove non ci deve essere spazio per il giudizio che anticipa la conoscenza a sete insaziabile del sapere.

Il castello di Morsasco fin dalla prima edizione ha partecipato proponendo una mostra dedicata alla Pittura dei Fiumi Giordano dell’artista Siciliano Marck Art. Nel 2017 ha ospitato la preview della B.I.A.S 2018, come seconda tappa dopo Venezia, dove era allestita nel giardino del Giubagiò di palazzo Donà dalle Rose in occasione della Biennale d’Arte. 

Per il 2018 non sarà solo coinvolta la Sicilia ma anche la penisola del Sinai ed Israele che ospiteranno due importanti Padiglioni della Biennale.

Roberto Maestri, presidente del circolo culturale I Marchesi del Monferrato, invece ci riporterà nel passato  ricostruendo i legami complessi ed articolati tra gli Aleramici e la Sicilia. 

I collegamenti risalgono all’XI secolo, quando nobili, coloni e soldati provenienti dalla Marca Aleramica (comprendente il Monferrato, le Langhe e il Savonese), e piccole aree occidentali della Lombardia e dell’Emilia, raggiungono la Sicilia. Il processo migratorio assume particolare rilievo per la presenza degli esponenti di alcune importanti famiglie feudali Aleramiche: i del Vasto, gli Agliano, i Del Carretto, gli Incisa; oltre alla partecipazione dei Marchesi di Monferrato. Nel corso della seconda metà del XIV secolo si verifica un ulteriore flusso migratorio che coinvolge l’Alessandrino, il Tortonese e l’Oltrepò. Viene così a formarsi un’isola linguistica Gallo-italica all’interno della Sicilia che è definita come Sicilia lombarda o Lombardia siciliana. Il progetto Aleramici in Sicilia rappresenta anche un’opportunità per lo sviluppo di progetti in ambito turistico ed enogastronomico sotto l’egida dei siti UNESCO de I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato e della Palermo Arabo-Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale.

Per tale ragione la conferenza sarà aperta da Gianfranco Comaschi il presidente dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli che sul territorio piemontese opera per conto di UNESCO.

Il pomeriggio si concluderà con la visita alla B.I.A.S esposta nella polveriera del castello con una guida d’eccezione, la critica d’arte Angela Vattese, che è co-curatore della BIAS 2018 e Direttore del corso di Laurea Magistrale di Arti visive e moda presso il dipartimento di Culture del progetto, dove insegna Teoria e critica dell'arte contemporanea, e presso il triennio, Fondamenti delle pratiche artistiche, che presenterà al pubblico i 14 artisti esposti al castello.

Ingresso libero.

Per informazioni: castellodimorsasco@gmail.com; tel.3343769833

 PER SAPERNE DI PIU'. ...Violante Malaspina, figlia ed erede dell'ultimo marchese nel 1530 portò in dote Morsasco al marito, il conte Gio. Batta Lodron, un colonnello dell'imperatore Carlo V di origine trentina.
I conti di Lodrone tennero il feudo sino al 1599 quando, estintasi la linea maschile, lo stesso tornò alla Camera Ducale.
Vincenzo I Gonzaga, Duca del Monferrato, vendette a Barnaba Centurione Scotto di Genova il feudo di Morsasco il 21 di luglio 1599 con il titolo Marchionale.
Il nostro paese seguì il destino del Monferrato sino all'avvento dei Savoia nel 1708, entrando a far parte del Regno di Sardegna prima, quella del Regno d'Italia poi

INFO

Amici di Castelli Aperti; stampa@castelliaperti.it

Tel.3343769833