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Nel Duomo di Valenza

XLII stagione internazionale di concerti sugli organi storici della Provincia

 Domenica 3 ottobre alle 17 a Castelferro, una frazione di Predosa, si conclude la XLII stagione internazionale di concerti sugli organi storici della Provincia (con relativa promozione di località poco conosciute). Direttore artistico Letizia Romiti, ideatrice (1978, con l’assessore provinciale Franco Gatti) di un evento che ci ha portato almeno cinquecento concerti (la Romiti ammette con noi di non averli mai contati). Molti finalizzati al restauro degli strumenti. Quest’anno, nonostante il Covid, ne sono stati organizzati diciassette, il penultimo del ciclo domenica nel Duomo di Valenza (Santa Maria Maggiore), un grande edificio sacro che risplende di luci e arredi preziosi. 

Tornando al concerto, di fronte a un buon pubblico ecco l’Ensemble Voxonus con Maurizio Cadossi, violino e direttore, e Letizia Romiti all’organo. Con Cadossi, Claudia Monti, Marco Pesce, Roberta Pietropaolo, violini; Claudio Gilio, viola; Eugenio Solinas, violoncello; Roberto Massetti ,violone e Claudia Ferrero, clavicembalo. Bravissimi. L'ensemble quasi dialogava con il grande crocifisso appeso sul loro capo e appena tornato dal restauro di Michele Martella, crocifisso realizzato tra il 1180 e il 1270.  

Un programma raffinato che ha fatto ascoltare  nella doppia versione due concerti di Antonio Vivaldi Concerto in sol maggiore per violino, archi e continuo Op.3 n.3, Concerto in re maggiore per violino archi e continuo Op.3 n.9 (con la trascrizione di Bach per tastiera e qui ha brillato la Romiti) e uno, rarissimamente eseguito, ma assai bello del meno noto Giulio Taglietti (Concerto in sib maggiore a 5 Op.8 n.8) con gran  lavoro di trascrizione di Cadossi del manoscritto originale trovato a Brescia. Un lavoro, uno studio da non perdere.

l.a.

FOTO. Valenza, Cadossi e Letizia Romiti (f. L. Angelino)