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A casa Gozzano di Luzzogno

Una casa con preziosi affreschi e proprietari casalesi
L'architettura della struttura più importante di Luzzogno (frazione del comune di Valstrona situata a 707 m s.l.m, a 125 km da Casale, ndr) è definita "la casa dei nobili Gozzano" che si onoravano del titolo di conti fin dal secolo XVI.
Dal 1533 al 1552 don Taddeo Gozzano fu il secondo parroco di Luzzogno in ordine cronologico che sostituì l'introvabile don Pietro Alessi. Prima sospeso per la vendita di vino come i bettolieri e poi assolto continuando il suo ministero, don Taddeo Gozzano era figlio del capostipite Antonio, nato nel 1475.
Don Francesco Gozzano è un componente della linea primordiale dei fratelli e zii che acquisirono enormi fortune e titoli nobiliari all'inizio del XVII secolo a Casale Monferrato e fu l'ultimo della famiglia a risiedere in questa che è la casa più prestigiosa del paese.
Don Francesco, zio del vescovo di Acqui Carlo Antonio Gozzano, resse la parrocchia con molto zelo dal 1620 al 1671 e fu sepolto a Luzzogno nella chiesa parrocchiale di San Giacomo. Il ricchissimo Bernardino Gozzano figlio del notaio casalese Antonio, proprietario di case e terreni a Moncalvo, Cereseto, Serralunga di Crea e Casale molto sensibile alle necessità dei parroci, fu l'ultimo intestatario della casa.
La proprietà fu quindi ceduta da Bernardino al Comune di Luzzogno nel 1709 con atto del notaio Giovanni Albergante di Omegna con la clausola che fosse mantenuta in perpetuo dai curati del luogo, diventando cosi la nuova casa parrocchiale e fu don Francesco Albergante a prenderne possesso nello stesso anno, parroco di Luzzogno fino al 1728.
Sulla strada pubblica si trova la cappelletta annessa alla casa dedicata a San Filippo Neri, rappresentato con alcuni ragazzi e la Madonna col bambino nella parte superiore. La scala di accesso in pietra, a forma trapezoidale, offre effetto pittoresco all'ingresso del cortile interno. Il carattere aristocratico dell'edificio risulta evidente nella disposizione degli ambienti e nell'imponenza della struttura. Nel luminoso loggiato del piano superiore, da cui si gode uno splendido panorama sulla vallata, troviamo una grande composizione allegorica di uno sconosciuto frescante del XVI secolo. A sinistra è raffigurata la storia della salvezza con le virtù, tre teologali e quattro cardinali, illustrate in alto da un angelo e in basso da una figura femminile, a destra i sette vizi capitali con le rispettive didascalie in esatta contrapposizione alle virtù. Alla base ecco due distici in latino esortanti della pittura. Sotto ai vizi capitali leggiamo "Ai cattivi non giova avere buone conoscenze se non onorano il Dio vero e santo" e sotto alle virtù "Se c'è qualcosa che conviene ai bambini e ai vecchi, cogli con chiarezza tutta la forza delle virtù". Al centro la palma che porta il frutto a Maria, madre di Gesù, rappresentata nell'ovale che indica il piano verso la salvezza. Sulle spirali del nastro centrale attorcigliato alla palma troviamo altre didascalie, tra cui "Madre della salvezza di tutti", "Questa è la celeste pianticella", "Tu sei la vera primogenita senza la macchia di Adamo".
Le scritte teologiche e il linguaggio poetico dell'affresco di un ecclesiastico, sono state eseguite molto probabilmente da uno dei primi parroci residenti nella casa. Gli abiti dei personaggi allegorici non hanno elementi sufficienti per una precisa datazione, mentre gli angeli denotano derivazioni gaudenziane.
Nel 1972 la casa e la cappella hanno avuto una importante e completa ristrutturazione con notevoli sacrifici e spese dei proprietari, coniugi Ambrogio Zanoni e Maria Luisa Schiavetta, per decenni insegnante elementare di Luzzogno. Nel 2019 i coniugi Zanoni organizzarono la visita a Casale Monferrato dell'ultimo marchese di San Giorgio Titus Gozani con la moglie Eva Maria Friese di Dusseldorf ospitati nella loro casa di Luzzogno, accompagnati nelle visite monferrine da Gianni Calvi e dal nostro collaboratore storico Dionigi Roggero.
Il primo restauro dell'affresco è stato eseguito da don Luigi Arioli (1916-1998) professore di storia, padre Rosminiano di Stresa autore dello studio sulla antica struttura con planimetria dei locali e traduzione delle didascalie riportate sul dipinto, pubblicato nel 1976 sulla rivista trimestrale "Lo Strona" a cura della Comunità Montana.
Le opere di don Arioli, specialista in disegni a china, sono state esposte nel 2011 nella Foresteria grande della Sacra di San Michele. A Luzzogno, dal gennaio scorso, è in fase di allestimento la triennale del Santuario della Madonna della Colletta, edificato per ex voto da un Gozzano nel XVI secolo. A settembre, per la ricorrenza della festa della Natività della Beata Vergine Maria molto attesa da migliaia di fedeli, parteciperà il vescovo di Novara mns. Franco Giulio Brambilla.