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Musica, che passione. 

L'eredità di Mario Patrucco 


 
È doveroso ricordare la continuità creativa perseguita con etica rigorosa, passione e forza di sintesi nel mondo musicale di Mario Patrucco, scomparso a Casale Monferrato il 13 settembre 2018 all'età di 75 Un violista e versatile musicologo, per 50 anni critico musicale del bisettimanale "Il Monferrato" con 1000 articoli all'attivo, come ricordato dal maestro Sergio Marchegiani,  pianista internazionale che si è esibito nelle sale più prestigiose del mondo.
Già dalla prima apparizione di "Echos" nel 1999 nella Sala delle Lunette del Museo Civico di Casale e delle settimane pianistiche "Piano Echos" nel 2004 a Lu Monferrato, Patrucco ha sostenuto con ottime recensioni l'attività del maestro che ha saputo creare un progetto artistico-paesaggistico legato alla realtà piemontese, collocandolo nel panorama italiano con artisti di alto livello. Nella primavera del 2024 e 2025 il Palazzo Treville Gozzani di Casale ha ospitato il "Festival Echos", giunto alla 27° edizione. E il direttore artistico Sergio Marchegiani ha riattivato il "Premio Filarmonica" interrotto negli anni '90, borsa di studio assegnata ai migliori allievi del Conservatorio di Alessandria intitolata a Mario Patrucco, per dieci anni direttore artistico nelle stagioni musicali degli anni '80 nell'Accademia Filarmonica qui con 100 concerti all'attivo, invitato dalla presidente Tere Cerutti per sostituire Sergio Martinotti.
Dal 1966 Patrucco ha gestito per tre anni il negozio di dischi Astori, la succursale di Torino in corso Roma ad Alessandria e nel 1969 ha trovato impiego nella banca CRT di Ciriè, poi trasferito in via definitiva a Casale.
Dopo aver studiato violino al Conservatorio di Alessandria con il maestro Andrea Tafuri, ha conseguito il diploma in viola al Conservatorio Verdi di Torino sotto la guida del maestro Carlo Pozzi, prima viola dell'Orchestra Rai torinese. Gli studi di composizione nel Conservatorio di Alessandria con Gilberto Bosco, futuro maestro nel Conservatorio di Torino del compositore Giulio Castagnoli genero di Mario, gli hanno permesso di incontrare la moglie Luciana Gavazza di nobile famiglia, pianista diplomata nella classe della maestra Egle Giovine.
Patrucco prese parte alle formazioni cameristiche di Pinna Pintor, primario della omonima clinica di Torino, eseguendo concerti in trio, quartetto e quintetto. Negli anni '70, nell'ambito delle stagioni musicali casalesi dell'Associazione CAMT di Torino da lui curate, ha fatto esibire nel coro della chiesa di Santa Caterina il violinista Salvatore Accardo e il Quartetto Italiano.
Nel Teatro Municipale di Casale ha ospitato Fiorenza Cossotto, il mezzosoprano di Crescentino dalla carriera stratosferica classe 1935, collega di Maria Callas e Luciano Pavarotti. Tra le esecuzioni come primo violista, ricordiamo la collaborazione per oltre 40 anni con l'orchestra e il grande coro di Serravalle Scrivia che ha  utilizzato strumentisti di supporto del Teatro Carlo Felice di Genova. Negli ultimi vent'anni ha fatto parte del quartetto di Renzo Brancaleon, ex primo violoncello dell'Orchestra Rai di Torino e maestro della figlia Erika. Le esecuzioni con il quartetto e l'orchestra di Biella, con prove settimanali a Crescentino, sono state le sue ultime apparizioni. La statura del nostro monferrino ha acquisito rilievo partecipando all'elaborazione e stesura di due testi musicali. Il primo nel 1999, dedicato al cantante e organista vissuto tra '700 e '800 Domenico Mombelli di Villanova Monferrato, amico di Rossini e affermato musicista europeo alla Corte di Vienna che ha ottenuto ottime recensioni da Stendhal. Il secondo nel 2001, dedicato al musicista casalese Pietro Eugenio Luigi Hugues, organista, compositore e flautista vissuto tra '800 e '900, direttore della Civica Scuola di Musica di Casale e autore di opere didattiche di flauto suddivise in duettini pubblicate da Ricordi.
L'instancabile Mario, appassionato di Bartók e Shostakovich, ha appreso l'arte raffinata della liuteria costruendo undici violini e sette viole frequentando assiduamente per più di mezzo secolo il laboratorio del maestro Arnaldo Morano di Rosignano, riconosciuto con diploma del 1949 da Stradivari. Nel 2005 ha allestito una mostra suggestiva sulla liuteria piemontese degli ultimi 300 anni nel Palazzo Sannazzaro di Casale, dedicata ai 250 anni della nascita del conte Cozio di Salabue, sindaco casalese nell'epoca napoleonica, collezionista e padre della moderna liutologia, facendo applicare una targa sul palazzo del conte in via Mameli.
La viola di Mario, costruita dal maestro Morano, è stata utilizzata in un concerto a lui dedicato nel 2023 durante la XXIV edizione delle Giornate Europee della Cultura Ebraica nella Sinagoga di Casale. A Mario Patrucco e ad un gruppetto di altri soci fondatori appassionati di musica si deve la nascita dell'ensemble vocale Casale Coro, il fiore all'occhiello della nostra città ideato nel 1997 dal maestro Gianmarco Bosio e dal 2008 sotto la guida del maestro Giulio Castagnoli. Sabato 23-8-2025 Patrucco è stato ricordato su Radio Tre Suite durante la presentazione del CD "Kaddish" di Giulio Castagnoli, pubblicato nel marzo 2025 da Stradivarius. 
Armano Luigi Gozzano