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Moleto: Leonardo Sciascia e il cinema

“Undicimila Verbi”, la rassegna, giunta alla sesta edizione

Mercoledì  20 novembre, presso la “Stalla” del Ristorante Cave di Moleto, borgo di Ottiglio, è andato in scena il secondo appuntamento di “Undicimila Verbi”, la rassegna, giunta alla sesta edizione, “di patafisica, letteratura, storia, cinema e filosofia nel buen retiro di Moleto”, come ama definirla l’ideatore e curatore Roberto Coaloa.

Un pubblico delle grandi occasioni ha preso parte alla serata – commenta soddisfatto Coaloa – dedicata allo scrittore siciliano scomparso a Palermo il 20 novembre 1989 e in memoria del bibliofilo ed editore Klaus Gerhard Renner, venuto a mancare a Ottiglio il giugno scorso”.

All’incontro organizzato da Bernard Glénat e Thomas Aime del ristorante Le Cave, erano presenti il sindaco di Ottiglio, Massimo Pasciuta, quello di Cereseto, Enzo Lavagno, e molti appassionati di letteratura e di cinema arrivati da Casale e Alessandria.

Lo storico e critico letterario Roberto Coaloa nel suo intervento, “Leonardo Sciascia e il cinema. Dal testo letterario alla trasposizione cinematografica”, ha raccontato lo scrittore siciliano con passione, accostandolo ad altri autori come Giuseppe Bonaviri, Gesualdo Bufalino e Vincenzo Consolo, che saranno presentati a Moleto nella prossima primavera: “perché questi quattro intellettuali siciliani sono dei maestri della scrittura del Novecento e hanno avuto legami forti con il Piemonte – ha spiegato Coaloa - Bonaviri ad esempio amava molto il suo romanzo ‘La ragazza di Casalmonferrato’, ispirato a una sua esperienza personale”.

Nella trasposizione cinematografica de Il contesto di Sciascia emerge una grande passione dello scrittore siciliano: Voltaire. Nel film Cadaveri eccellenti di Rosi, tratto dal romanzo di Sciascia, una delle scene più riuscite e quella dell’incontro del protagonista, il commissario Rogas, interpretato da Lino Ventura, con il presidente Riches, Max Von Sydow. Il protagonista dell’incontro è in realtà il filosofo Voltaire (presenza costante nelle opere di Sciascia).

I testi di Sciascia, raccontati da Coaloa, sono stati affidati alla performer, attrice e regista Ombretta Zaglio, che ha ammaliato il pubblico di Moleto con una elegante e originale lettura (sulle note di Astor Piazzolla) di Il contesto e di A ciascuno il suo (diventato un film di Petri, nel 1967, con un indimenticabile Gabriele Ferzetti, Gian Maria Volonté, alla sua prima grande prova con il regista, e Irene Papas). Il pubblico ha molto gradito l’atmosfera “calda” di Cave di Moleto, arricchita dai manifesti originali dei film di Rosi e Petri, ispirati ai lavori di Sciascia, dalle fotografie dello scrittore di Racalmuto scattate da Scianna e dai libri esposti ai tavoli. 

“Undicimila Verbi tornerà a inizio primavera con presentazioni librarie, esposizioni fotografiche, concerti e rassegne cinematografiche come quella dedicata ad esempio a Ernest Borgnine (1917-2012), oscar come miglior attore nel 1956, il cui padre, Camillo Borgnino, era originario di Ottiglio. A questo indimenticabile attore dedicheremo – conclude Coaloa -, tra Ottiglio e Moleto, grazie al supporto del sindaco Massimo Pasciuta e in collaborazione con il Museo del Cinema di Torino, una mostra e alcune proiezioni dei suoi film più importanti, da Marty, vita di un timido (1955) al western Il mucchio selvaggio (1969), da Sunday in the country (1974), a 1997: Fuga da New York (1981)”.

Alessandro Anselmo