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La mostra sui Cappuccini

Inaugurazione nella nella splendida Biblioteca del Seminario

E' visitabile fino all'8 dicembre nella splendida Biblioteca del Seminario la mostra  “Frati in cammino: i Cappuccini nella Diocesi di Casale tra XVI e XVII secolo”.

La mostra è stata inaugurata venerdì, l'hanno illustrata Raffaella Rolfo, Lorena Palmieri e Manuela Meni. (tra i presenti il vicario mons. Giampio Devasini). E  la continuazione ideale del percorso cronologico e tematico di studio nato dalla collaborazione ricorrente fra i diversi Istituti diocesani del MAB (Museo, Archivio, Biblioteca) iniziato nel 2017 con la mostra sulla Riforma Protestante e proseguito nel 2018 con l’approfondimento della figura di Frà Giacinto Natta da Casale.

 Spiccano, dopo un accurato restauro, parte del gruppo di preziosissimi reliquiari in ebano e argento di produzione tedesca fatti pervenire nel 1626 da Frà Giacinto Natta all’erigenda chiesa di San Filippo Neri di Casale 

Nelle bacheche  un approfondimento sulle fondazioni delle chiese dei cappuccini in Casale, citiamo quella del 1633 nei pressi della Rocca (e dell'attuale Commissariato e istituto Sobrero) -Madonna degli Angeli e San Ludovico- dove rinacque, secondo Alghisi, “un convento molto più commodo e magnifico del primo, con ampio horto fra mura racchiuso e bellissima chiesa”. 

Nel 1794 il Canonico Giuseppe De Conti ricorda che si trattava di un convento molto grande, capace di ospitare molti religiosi, e fra i più “eleganti in strutture” posseduti all’epoca dall’ordine francescano. Anche la chiesa era molto grande, di struttura semplice, probabilmente a navata unica, “ma in regola d’architettura” e ricca di opere d’arte.

Il De Conti descrive la Biblioteca come una “Libreria per la copia e per la scelta”, in cui i frati si dedicavano alla copia e alla raccolta di testi sacri o antichi. Tale biblioteca doveva essere d’interesse sia per la struttura che per i libri in essa conservati, dal momento che l’autore la definisce “meritevole d’occhio” e ricorda che negli scaffali era possibile trovare diversi libri rari. Fra i donatori che contribuirono maggiormente ad arricchirne gli scaffali vi fu padre Raffale Sordi  nobile di Casale, per due volte Provinciale della sua Provincia, figlio di Pietro Sordi, Presidente del Senato. 

In epoca napoleonica, il sito fu venduto a privati nelle aste pubbliche del governo francese: chiesa e convento sparirono gradualmente anche se all’epoca del Maccono, nel primo quarto del XX secolo, era ancora possibile riconoscere qualche frammento di muratura nell’area situata nei pressi del "Sobrero”. 

 

Nel 1824, l’ex cappuccino don Desiderio Garavello (Padre Ambrogio da Mirabello) acquisì il convento di S. Maria del Tempio - già dei Francescani Riformati fino al 1802 - dal Conte Carlo Massa per poi cederlo ai Padri Cappuccini della Provincia francescana di Alessandria, rimasti senza sede, che il 28 aprile 1824 vi fecero il loro ingresso. 

La nuova chiesa fu dedicata a S. Maria degli Angeli e a S. Francesco d’Assisi e parte dei beni del soppresso convento di S. Ludovico di Casale, come l’altare maggiore ligneo e un dipinto del Fiasella, furono trasferiti qui.  

Tornando alla bella mostra notizie sui conventi in diocesi (Moncalvo, San Salvatore, Fubine) e su  alcune importanti figure di religiosi dell’epoca legate al territorio monferrino, quali Padre Lorenzo da Brindisi, Padre Giacinto Natta, Padre Raffaele Sordi con un salto al XVIII secolo per ricordare anche Padre Bonaventura Caretti da Occimiano (la cui figura è stata illustrata da don Giampaolo Cassano) e Padre Pietro Maria da Vinchio, autore dei preziosi globi (retsaurati per una mostra su Marchesato) conservati in Biblioteca e che sono esposti sullo sfondo della rassegna a lato di un quadro che raffigura padre Natta.

  Le edizioni antiche in mostra sono il primo tentativo di ricostruzione della “Libraria” dei Cappuccini, il cui immenso patrimonio si è disperso con la soppressione napoleonica. 

Di grande rilievo dal tesoro di San Filippo (donazione Giacinto Natta) un gruppo di reliquiari in ebano(atelier di Augsburg e di Monaco di Baviera) di cui si conservano pochi esemplari in Italia. 

La mostra sarà aperta fino a domenica 8 dicembre e visitabile tutti i sabati e le domeniche dalle ore 15.00 alle ore 18.00.

Per i gruppi scolastici e turistici è possibile prenotare la visita in orario settimanale da concordare telefonando ad Antipodes: 3929388505 o tramite email ad: antipodescasale@gmail.com

In concomitanza con la mostra verranno proposti laboratori di scrittura antica per gli studenti da prenotare al numero telefonico o alla email sopra indicati.

FOTO. Alla inaugurazione (f. Luigi Angelino)