Montiglio inizia già la stagione turistica

Montiglio conferma sempre di più la sua vocazione turistica: nonostante la stagione invernale il primo gruppo del nuovo anno, 28 persone ha visitato la pieve di San Lorenzo, importante costruzione che nasce attorno al Mille tra i primi a studiarla il conte Edoardo Arborio Mella (Vercelli, 18 novembre 1808 – Vercelli o Casale Monferrato, 8 gennaio 1884) e che abbiamo appena citato nel ciclo di Aldo Timossi per la stele del Templare. Chiesa affascinante per un altro motivo: tutti i capitelli recano scolpite diverse figure allegoriche e simboliche  riproduce numerosi grappoli d'uva e un dettaglio interpretabile come la pigiatura dei grappoli, segnale dell'antichità della coltivazione della vite in quest'area del Monferrato.

Il gruppo turistico odierno è stato organizzato da una agenzia di viaggi di Torino che ha incaricato la guida turistica Silvana Molino; a riceverli Francesco Ciravegna, l’anima del turismo di questa zona, anche oggi, a 84 anni (cerca giustamente allievi).

Ciravegna, arrivato a Montiglio nel 1997, due anni dopo apriva l’Ufficio IAT (informazione turistiche, in centro) diventando ben presto un punto di riferimento e coordinamento per tutto il Basso Monferrato. Basti dire che nell’ultimo anno pre covid ha portato in visita a San Lorenzo tremila turisti…. Aggiungiamo ancora che la Pieve rientra nel circuito della App "Chiese a porte aperte" (info https://www.cittaecattedrali.it/it/chiese_aperte ) che fornisce, previa registrazione, informazioni su monumenti visitabili e consente di prenotare le visite attuabili in modo autonomo. Le porte delle chiese si aprono tramite scansione di QR code. All'interno delle chiese, una studiata combinazione di luci e audio evidenzia e racconta (in tre lingue diverse) le caratteristiche architettoniche e artistiche del monumento.