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Casanova a Morsasco

Mercoledì 28 il pianista al Castello
(l.a.) - Al Castello di Morsasco (Acquese, a un'ora d'auto da Casale) mercoledì 28 agosto alle 21,00 il pianista Fabiano Casanova (foto) eseguirà brani di Sibelius, Grieg e Stenhamar: sarà la prova generale prima dell’inizio della registrazione del suo nuovo lavoro edito per la Da Vinci Classic che inizierà al castello di Morsasco il giorno successivo.
I concerti sono organizzati con la Da Vinci Publishing e la collaborazione di Lazzarino e Caviglia Pianoforte. Ingresso gratuito.
Il Castello di Morasco, aggiungiamo per gli amanti della storia monferrina è legato soprattutto a Giovanni Battista Lodron appartiene al ramo di Castel Lodrone. Presumibilmente nel 1522, sposa Violante Malaspina che porta in dote i feudi di Morsasco, Orsara Bormida, Grognardo, Cavatore e Castagnole. Violante è figlia di Giovanni II Malaspina di Morsasco e di Tomasina, figlia di Barnaba Adorno, doge di Genova. Con questo sposalizio si chiude il periodo dei Malaspina a Morsasco che era iniziato nei primi anni 20 del 1200 con le nozze di Agnese del Bosco e Federico Malaspina, padre di Tommaso, a cui si devono gli Statuti di Morsasco.
Giovanni Battista era giunto in Monferrato con le truppe imperiali di Carlo V e un esercito di Lanzichenecchi. Parteciperà attivamente a tutte le guerre che si terranno in Monferrato, Piemonte e Lombardia dove recupera per l’Impero territori e città: sappiamo che tra i molti luoghi che pone in assedio e che conquista, ci sono il castello di Vignale Monferrato, la città di Tortona e Cassinelle che prese a sacco, Nizza Monferrato e Castel Fubine (l’odierna Fubine) uccidendo e violentando monache e depredando arredi sacri (1527). Intanto dalla moglie Violante ha avuto 4 figli: Alberico, Ferrante, Margherita e Ginevra. La famiglia, nell’agosto del 1527, è a Bosco Marengo, quando la piazzaforte difesa dal cugino Ludovico viene espugnata dai francesi....
Oggi, cosa rimane dei Lodron a Morsasco? La struttura Cinquecentesca del castello si è sostanzialmente conservata nonostante gli ampliamenti del Settecento. Le teste leonine dei conti Lodron sono ancora bene visibili sulle facciate esterne del castello. La torre così poco monferrina, è così come venne trasformata dai Lodron; sono ancora conservate le famose prigioni del castello. La ‘sala nuova’, come viene definita nei documenti del tempo, presenta intatto il magnifico camino che porta le insegne dei Lodron. Qui è ancora conservato quanto rimane di una piastra da camino con lo stemma dell’imperatore Carlo V che tanta parte ha avuto nelle vicende lodroniane. Da vedere...