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Candia - In ricordo di Giovanni Reale

Lapidi sulla casa natale e intitolazione viaria
La sala consiliare “Narciso Cassino” del comune di Candia Lomellina era gremita di pubblico e di autorità per il ricordo, nel giorno natale, del concittadino e filosofo di fama internazionale Giovanni Reale (Candia Lomellina, 15 aprile 1931 – Luino, 15 ottobre 2014).
Dopo il saluto di benvenuto del sindaco Stefano Tonetti, che ha ricordato la scomparsa dell’illustre filosofo, nominato cittadino onorario nel 2003 dall’amministrazione guidata da Carmen Bortolas,
ha introdotto e coordinato gli interventi il vicesindaco Ottaviana Amelotti. Dionigi Roggero ha tracciato la biografia intellettuale di Reale al Liceo Balbo di Casale, prima come allievo, poi come Maestro. Dalle numerose lezioni magistrali sui maggiori filosofi greci e sull’importanza dello studio dei classici tenute agli studenti liceali a partire dal lontano 2002 fino all’ultima conferenza con Dario Antiseri, prevista per i primi di novembre del 2014 e che purtroppo non ebbe luogo per l’improvvisa scomparsa del filosofo, seguita dall’anno successivo con una serie di conferenze e il Certamen a lui intitolato, giunto quest’anno alla IV edizione dedicata a “La guerra e i Classici”. All’incontro erano presenti tutti i familiari. I due figli Alberto e Francesco hanno dato lettura ai contributi inviati da Roberto Radice, allievo di Reale e subentrato nella cattedra del Maestro presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore e da Dario Antiseri, coautore del celebre manuale di Filosofia per i Licei intitolato “Il pensiero occidentale dalle origini ad oggi”, pubblicato da La Scuola, sul quale hanno studiato migliaia di studenti. Commosso il ricordo della signora Paola e del fratello Mario che hanno ricordato i forti legami col paese natale, seguito dall’intervento Giorgio Ferri, cognato, amico e collaboratore di Giovanni Reale, che ha messo in luce le caratteristiche dell’insegnamento in netta opposizione al nichilismo e allo scientismo, oltre a richiamare la sincera e profonda amicizia con Papa Giovanni Paolo II, che ha scelto proprio l’insigne professore come curatore delle sue opere filosofiche. Hanno portato il loro contributo l’arcivescovo di Vercelli Marco Arnolfo, che si è soffermato sul maestro di fede e di pensiero, e Carlo Monichino, che a nome del preside Riccardo Calvo, ha ricordato la presenza partecipe di Giovanni Reale nella Scuola, che non ha mai dimenticato. Al termine dell’incontro si è formato un corteo che si è trasferito davanti alla casa natale del filosofo per la benedizione da parte del parroco don Enzo Capellino della lapide e, poco distante, della targa del “Vicolo Giovanni Reale”, già vicolo Arlantina, a lato di Via Madonna. Un modo per mantenere sempre viva la memoria del concittadino e grande storico della filosofia Giovanni Reale. Dopo la consegna ai relatori un apprezzato “Studio preparatorio per il mosaico di San Michele” di Narciso Cassino e la ricca “Cesta Lomellina” con i prodotti tipici della zona, è seguito un simpatico momento conviviale con i familiari, le autorità e gli amici in un noto ristorante della zona.
FOTO- L'intervento del vicesindaco