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Frammenti sparsi di Dionigi Roggero

 Francesco Dal Pozzo ricordato anche per l’istituzione del celebre Collegio Dal Pozzo, attivo a Vercelli dal 1573

 

 Francesco Dal Pozzo nasce a Villanova Monferrato intorno al 1520 figlio di Bartolomeo e di Agnese De Longis, originaria di San Germano Vercellese, dove il marito è «rettore de schola», prima del trasferimento a Vercelli come docente di medicina e di filosofia, autore di un commento alle opere di Platone. 

La sua famiglia era legata da vincoli di parentela con quella antichissima e più nota dei Dal Pozzo della Cisterna, inseriti a pieno titolo nel patriziato cittadino biellese. Seguendo la scelta paterna, Francesco studia medicina all’Università di Pavia sotto la guida dell’anatomico-filosofo Branda Porro e soprattutto di Matteo Curzio che avrà una notevole influenza sulla sua formazione.

Si trasferisce a Venezia, a Pisa e poi a Bologna, dove conosce i chirurghi di chiara fama Jacopo Pacini e Bartolomeo Maggi. Nel 1543 pubblica il «De humani corporis fabrica» di Vesalio, ma nel dibattito sul clima scientifico del Cinquecento, Francesco Dal Pozzo è uno strenuo difensore delle teorie di Galeno, in contrapposizione a quelle del celebre anatomico belga Andrea Vesalio e di Matteo Curzio. Tornato a Vercelli per esercitare la medicina, viene chiamato da Emanuele Filiberto a compiere l’autopsia del cadavere del duca Carlo II di Savoia, morto improvvisamente nel 1553. 

Non avendo avuto figli dal matrimonio con Francesca Caccia, in città egli è ricordato per l’istituzione del celebre Collegio Dal Pozzo, attivo dal 1573, la cui amministrazione era stata affidata all’Ospedale Maggiore. Fondato grazie al lascito testamentario di varie rendite e della casa in Contrada San Bernardo, acquistata dal padre nel 1540 in prossimità dell’attuale Teatro Verdi (poi trasferito in via Dionisotti), ospitava e istruiva 12 giovani vercellesi, nobili e plebei. Nel 1727 Vittorio Amedeo II di Savoia sceglie il Collegio come sede delle Regie scuole e nel 1782 viene trasferito nei locali di via Duomo, già Collegio dei Gesuiti. 

Francesco Dal Pozzo muore a soli 44 anni a Vercelli nel novembre 1564 ed è sepolto nella chiesa carmelitana, ora distrutta, di Santa Maria del Carmine. Oggi la sua eredità filantropica è ancora viva in città nell’Opera Pia Francesco Dal Pozzo, che assegna borse di studio a studenti meritevoli e poco abbienti. 

  Dionigi Roggero

FOTO: il celebre Collegio Dal Pozzo, attivo dal 1573