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Le bambole di Enrico Colombotto Rosso prendono vita

A Pontestura allestimento rinnovato, presentazione il 16 aprile 2023.

Enrico Colombotto Rosso, noto artista che aveva casa e studio a Camino,  ha donato parte delle sue opere ad alcuni comuni del Monferrato. A Pontestura lascia ad esempio circa 150 opere e una parte della collezione di bambole e giocattoli. Le donazioni del maestro evidenziano il senso di appartenenza al territorio del Monferrato che ha amato e dal quale ancora oggi è ricambiato. Collezionare per Enrico era una missione, parte del suo quotidiano, con grande gusto e capacità di disporre gli oggetti come per una scenografia, in effetti  lavora molto per il teatro, firma scene e costumi per opere di Jonesco, Wilde e altri grandi.

Il comune di Pontestura nel 2018 si premura di mettere in sicurezza le opere donate con un massiccio restauro di tutti i lavori di Enrico; nel 2019 partecipa, come donatore, insieme a Conzano, alla mostra:""Il femminino tra realtà e allegoria organizzata dalla nipote Barbara Colombotto Rosso nel museo Casa del conte Verde nel comune di Rivoli; nel 2020 altro importante restauro: nove chine e nove xilografie, libere dalla consueta biffatura, abilmente restaurate dallo studio Mnemosyne Servizi di Torino, di Paolo Gili, vengono presentate nella sala Cattaneo del palazzo municipale di Pontestura per la mostra "Inchiostri e metalli".

Nel settembre 2022, in occasione della Festa del vino, nella manica lunga del Castello del Monferrato a Casale ecco la mostra "Il rosso e l’oro: i colori del vino nell’arte di Colombotto Rosso".

A dieci anni dalla scomparsa del maestro, prende vita un progetto in rete: Pontestura, Camino, Conzano e Villanova: i paesi del cuore di Colombotto. Ad ognuno di questi luoghi Enrico lascia in donazione parte del suo patrimonio artistico e proprio per ricambiarlo della sua generosità si organizza una mostra diffusa.

Tra le tante opere dipinti, disegni, xilografie, Enrico lascia a Pontestura una ricca collezione di giocattoli, in particolare di bambole.

Le bambole di Enrico prendono vita, raccontano una storia, hanno vissuto con lui. Così come i Pinocchi, personaggio a lui molto caro; nella sua collezione troviamo pinocchi di diverse dimensioni e materiali: gomma, plastica, tessuto. Il giocattolo, e quindi il gioco, appartenevano ad Enrico, egli era l’esatto contrario del contenuto delle sue opere; egli era giocoso, attivo, tutt’altro che cupo, sempre pronto alla battuta e alla festa. La collezione dei giocattoli sarà presentata, con un allestimento rinnovato, il 16 aprile 2023.

Un altro obiettivo raggiunto: a Pontestura si dichiarano felici di portare avanti il ricordo di un grande artista e amico del paese

FOTO. L'allestimento di Pontetsura