Notizia »

Musica in Sinagoga

Un concerto partecipato, introdotto da Claudia Benedetti

 

Una vera e propria navigazione intorno al mondo usando le note come vele. E’ quanto ha proposto il concerto dell’ensemble le fil rouge che si è tenuto domenica 8 giugno alla Sinagoga di Casale Monferrato. Questo secondo appuntamento della rassegna Musica in Sinagoga diretta da Giulio Castagnoli ha messo davanti all’Aron ha Kodesh del tempio una formazione versatile di giovani, capitani coraggiosi al comando di una nave sonora che non ha paura di attraversare partiture poco esplorate. Un concerto partecipato, introdotto da Claudia Benedetti a nome della Comunità Ebraica casalese che ha mantenuto le sue attese, mischiando tradizioni e stili diversi, attraverso arrangiamenti accattivanti, spesso capaci di dare una nuova dimensione alle opere proposte. Caratteristiche perfette per questo quintetto eterogeneo anche nella formazione: con Laura Capretti, versatile mezzosoprano , il giovane casalese Edoardo Momo al pianoforte, Tommaso Santini al violino, Lucia Sacerdoni al violoncello e, infine, Francesco Parodi percussionista capace di creare il perfetto tappeto d’ambiente in cui si muovono i compagni. Una curiosità: era la prima volta, nei tredici anni della rassegna che nel tempio entravano le percussioni, ma del resto la Torah è tutto un fiorire di sistri e tamburi per cui bisognava pure prima o poi porvi rimedio.

Centrale tra i compositori del programma: rumeni, armeni, bulgari, greci… il Kaddish di Ravel, struggente nella sua esecuzione nella versione originale per soprano e pianoforte. Ma tutto il concerto ha riservato piccole sorprese. Come il fuori programma che ha aperto l’esecuzione: un canone di Schumann, omaggio al compleanno del compositore tedesco, nato a Zwickau l’8 giugno del 1810. E poi la coincidenza più grande: il bis eseguito da tutto l’ensemble è un lied del compositore catalano Federico Mompou, amato da un grande esponente del pensiero ebraico come Vladimir Jankélévitch, ma soprattutto con un testo che recita “Sopra di noi ci sono solo i fiori”. Giulio Castagnoli chiede a tutti di alzare la testa e il soffitto della sinagoga, decorato con lo spettacolare Trompe – l’oeil di rose, appare come un chiaro segno del destino.

Alberto Angelino