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Presentazione libraria all'Egizio

Carlo Vidua artefice del Museo Egizio. Storie di un viaggiatore cosmopolita

Martedì 28 ottobre, alle ore 18,30, viene presentato nella sala conferenze del Museo Egizio (ingresso da via Maria Vittoria 3M) a Torino il libro ‘Carlo Vidua artefice del Museo Egizio. Storie di un viaggiatore cosmopolita’ di Pier Maria Stabile, pubblicato dalla Società di storia, arte e archeologia per le province di Alessandria e Asti con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.

Pier Maria Stabile ci offre con questo saggio un nuovo prezioso contributo alle conoscenze su Carlo Vidua e in modo particolare sul ruolo decisivo svolto nella nascita del Museo Egizio. Uno studio che arriva subito dopo le celebrazioni del bicentenario (1824-2024) della nascita del grande istituto culturale di Torino, a ricordarci la capacità profetica del viaggiatore monferrino di sapere vedere lontano. L’intuizione che lo porta ad essere l’artefice della acquisizione della collezione di antichità appartenuta a Bernardino Drovetti da parte del Regno di Sardegna basta già a consegnarlo alla storia. Giunto in Egitto alla fine del 1819, venne a conoscenza dell’intenzione dell’ex console della Francia di vendere la propria raccolta alla nazione miglior offerente. Consapevole dell’importanza della collezione, svolse un ruolo decisivo di mediazione affinché le trattative con Casa Savoia si concludessero positivamente. Anzi, insistette ripetutamente perché venisse effettuato l’acquisto: la stipula del contratto alla fine del 1823 fu in gran parte merito suo. Stabile, attraverso l’esame cronologico del carteggio tra il viaggiatore e gli altri attori dell’affaire Drovetti, ricostruisce le tappe della vicenda, consegnandoci pagine importanti di storia culturale. La sua ricerca ci regala anche una straordinaria immagine fisica del Museo Egizio alla sua nascita grazie alla scoperta nell’Archivio di Stato di Torino dello schizzo di Giulio Cordero di San Quintino sull’allestimento della collezione di Bernardino Drovetti al piano terra del palazzo dell’Accademia delle Scienze.

Stabile utilizza abilmente la letteratura nota integrandola con fonti di prima mano che consentono di ripercorrere la vicenda di Vidua da una visuale non soltanto torinocentrica. L’autore sfrutta opportunamente la testimonianza coeva dell’alessandrino Pietro Civalieri di Masio e dell’amico torinese Cesare Balbo.

Nel saggio si mettono in evidenza non solo le decisive esperienze maturate in Egitto, ma importanti e precedenti viaggi da lui compiuti in Francia, in Inghilterra e nei continenti extraeuropei. I pregi del lavoro consistono nella sistematica raccolta dello stato dell’arte e nell’integrazione della letteratura nota con alcune significative fonti d’archivio. Importanti le informazioni sul destino dell’eredità materiale e immateriale di Vidua, che l’autore restituisce offrendo un analitico censimento dei luoghi (biblioteche e archivi). 

Alberto Ballerino (presidente della Società di storia, arte e archeologia per le province di Alessandria e Asti.

FOTO. Pier Maria Stabile

Nota: a Conzano a Villa Vidua mostra permanente multimediale su Carlo Vidua.