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Secondo incontro sul Moncalvo visto da vicino

Relazione di Antonella Chiodo
Martedì 29 aprile si è tenuta presso la Sala Cavalla (Palazzo del Seminario vescovile di Casale) il secondo incontro della rassegna “Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, visto da vicino”, promossa dall’associazione di volontari diocesani per l’arte Antipodes.
Davanti a un nutrito pubblico di volontari per l’arte della città e del territorio diocesano e di appassionati di cultura locale, è intervenuta Antonella Chiodo, attualmente curatrice della Fondazione Rubelli e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, che da circa un ventennio si occupa della produzione artistica di Guglielmo e della figlia monaca Orsola Maddalena Caccia.
La relazione ha in particolar modo esaminato i primi vent’anni di attività del pittore a partire dalla sua formazione presso la bottega di Giovanni Francesco Biancaro, originario di Trino vercellese, ma attivo nell’acquese e dalle sue prime prove presso la chiesa di Guarene firmate e datate 1585, ma assai lontane dai caratteri stilistici con cui il pittore viene comunemente riconosciuto. Attraverso confronti tra le opere di Caccia stesso e tra i suoi dipinti e quelli di altri importanti pittori attivi in quegli anni nel territorio, la relatrice ha mostrato come Caccia elabori poco per volta il suo stile fino a giungere a quella apparente semplicità e a quella raffinata delicatezza che fecero la fortuna della sua bottega. Ciò che probabilmente piacque alla committenza fu la chiarezza e l’utilizzo di un linguaggio semplice e diretto che tuttavia fu supportato da una profonda spiritualità e da una grande cultura dello stesso pittore. Attraverso le immagini proiettate è stato possibile seguire il pittore per i primi anni di attività che lo videro trasferirsi nella città di Casale Monferrato dove sposò la figlia del pittore trinese Ambrogio Oliva e successivamente nella città di Moncalvo lavorando sempre alacremente per piccoli e grandi centri del territorio che ancora oggi custodiscono molte testimonianze di questa ricca produzione. Di qui l’invito della relatrice stessa e della direttrice dell’Ufficio Beni Culturali Raffaella Rolfo a visitare le chiese che, a partire da domenica 4 maggio, saranno aperte ogni prima e terza domenica del mese nell’ambito del progetto “Chiese aperte nella Diocesi di Casale Monferrato”.
Il prossimo appuntamento del ciclo di conferenze si terrà invece-come annunciato nell'ambito diuna intera giornata cccia- sabato 3 maggio ore 9.30 presso il Teatro Civico di Moncalvo con un dialogo a più voci introno alla vita, all’operato e al contesto storico in cui visse Guglielmo Caccia che vedrà l’intervento della dottoressa Alice Raviola Blythe (professoressa di storia moderna presso l’Università degli Studi di Milano), del dottor Massimiliano Caldera (funzionario presso la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo) e del dottor Fulvio Cervini (professore di storia dell’arte medievale presso l’Università degli Studi di Firenze).