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“La lingua del diavolo”

Al Labirinto domenica, alle 17,30, il fumetto di Andrea Ferraris

E’ un gradito ritorno quello di Andrea Ferraris domenica 9 dicembre(ore 17,30)  alla Libreria Labirinto per presentare il suo nuovo lavoro.Dopo La Cicatrice, graphic novel firmata in coppia con Renato Chiocca, Andrea Ferraris torna a lavorare con Oblomov Edizioni realizzando “La lingua del diavolo”, fumetto ambientato nella Sicilia del 1830 incentrato su due fratelli e su un’isola che, improvvisamente, spunta dalle acque davanti ai loro occhi. 

“Raccontare queste storie - dice  Ferraris - mi permette di prendere una posizione. Di far sapere quale parte prendo nella contesa, a chi vanno le mie simpatie. E magari pensare di riuscire a portare da quella parte qualcuno che mi sta leggendo. Ne “La Cicatrice”, abbiamo deciso di raccontare come un muro possa cambiare la vita delle persone che ci vivono a fianco. L’assurdità della situazione. Nello stesso tempo abbiamo cercato di dare voce alle associazioni che aiutano i migranti e di cui spesso non si parla. Ne “La lingua del Diavolo”, il protagonista vede nell’isola l’occasione per cambiare la propria esistenza. Ed è chiaro che è lo stesso miraggio per cui si muovono milioni di persone disperate che scappano da povertà e violenza verso una speranza di futuro differente. Se l’Arte riuscisse a creare empatia verso queste persone, sarebbe più difficile poi trattarle con durezza...”.
Ecco la storia. Due fratelli pescatori, che vivono giorno per giorno accontentandosi di espedienti, assistono increduli alla nascita di un’isola. Il nuovo lembo di terra attirerà immediatamente diverse attenzioni colonialiste e sarà successivamente conteso tra alcune nazioni, tutte pronte ad accaparrarsi il nuovo bene naturale. La vicenda raccontata può essere scomposta e analizzata sotto diverse lenti d’ingrandimento: la storia personale dei due fratelli e, di conseguenza, le meccaniche che rendono credibile il loro legame; la contesa della nuova isola e dunque la situazione geopolitica del tempo; la condizione di vita siciliana nel 1800 e il rapporto tra i diversi ceti sociali; ultimo ma non ultimo, il costante dissidio tra ragione e cuore nell’animo umano. Salvatore e Vincenzo, questi i nomi dei due personaggi che portano avanti la storia, sono lo specchio di due modi di vedere il mondo molto distanti tra loro; posti davanti allo stesso incubo (diventare orfani e non avere alcuna eredità per tirare avanti) reagiscono in maniera diversa: il primo concentrandosi sul lavoro, sulla terra e sul mare, ovvero ciò che in generale può essere plasmato con le proprie mani per garantirgli un sostentamento; il secondo, più idealista e con lo sguardo che supera l’orizzonte, sogna persone e luoghi che dovrebbero essere – almeno idealmente – fuori dalla sua portata, immaginando un futuro diametralmente opposto rispetto a quello auspicato dal fratello maggiore. Con il procedere della storia, il punto di vista si farà sempre più stretto su Salvatore, il quale vivrà sulla propria pelle un turbinio di emozioni...

Appuntamento quindi alle 17.30 in compagnia dell’autore e di Paolo Bonfanti. 
Al termine dell’incontro, come sempre, degustazione di Krumiri Rossi e bibite della Bottega di Equazione.