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Continua la mostra su Canina

Al Castello, nella Sala Marescalchi, fino al 2 novembre

 

 Concluso il convegno nazionale con successo e larga partecipazione da parte della cittadinanza, degli istituti scolastici, di insegnanti e studenti, architetti, studiosi d’arte e persone interessate, ricordiamo che prosegue al Castello, nella Sala Marescalchi, fino al 2 novembre la Mostra sul tema “Luigi Canina e la Via Appia – L’Architetto Europeo e la Via Patrimonio dell’Umanità”.

L’esposizione offre l’occasione per soffermarsi sull’opera di Luigi Canina, come architetto, archeologo e grande studioso della classicità ed altresì su tratti del carattere, poco noti, oltre alla tenacia e la forza con cui conduceva una attività multiforme, l’umanità e l’attenzione nei rapporti interpersonali. 

La Mostra approfondisce dunque punti di vista diversi dell’opera e della figura di Luigi Canina, per fornire una rappresentazione poliedrica del personaggio.

Ecco un breve tour immaginario nella Mostra. Percorriamo così la Via Appia Antica dal IV al IX miglio, della cui sistemazione si occupò Luigi Canina in qualità di Commissario alle antichità del governo pontificio. Seguiamo un itinerario dove si intrecciano “memoria e modernità”, dove Luigi Canina al rigore filologico unisce anche un approccio poetico, offrendoci non solo un documento storico ma una narrazione della civiltà romana, rileva l’architetto Simone Quilici, direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica, Ente che ha fornito le immagini esposte. 

Canina ha colto il valore della via Appia quale vero e proprio “monumentum dell’antico”, inteso come testimonianza e ricordo, a cui i Romani attribuivano valore e dove venivano collocati mausolei e monumenti commemorativi che i viaggiatori potevano ammirare lungo il cammino. La strada è trasformata in opera d’arte, segno durevole impresso nel paesaggio, che rende vivibile il passato. In questo Canina rivela un carattere di modernità, pur proponendo personali ricostruzioni architettoniche del paesaggio dell’Appia, materializzando un’idea del mondo antico. 

Una presentazione video, proposta dalla Biblioteca civica “G. Canna”, mostra alcuni esempi di immagini autografe tratte da “Schizzi di Architettura” ed altre tratte da alcune delle numerose opere monumentali da lui realizzate, prodotte nella loro interezza, in qualità di autore, incisore, tipografo ed editore, in cui Canina propone anche la ricostruzione di tutti gli antichi monumenti, ideata sulla base delle rovine esistenti.

Un patrimonio librario di Luigi Canina è presente anche presso la Biblioteca del Seminario Vescovile, illustrato da un video, che ricorda anche il fermo parere espresso da Canina sulla conservazione della Cattedrale, quando a Casale espresse sulla questione la famosa frase, rimasta a memoria dei casalesi. 

L’illustrazione documentale prosegue con la ricerca di M. Elena Pertusati su “Canina e il Duca”, dove emerge un’altra caratteristica del personaggio, la grande notorietà internazionale di cui godeva. Il Duca di Northumberland, per il rinnovo degli interni del castello di Alnwick in stile italiano interpellò Luigi Canina, che a metà ‘800 era certamente il più autorevole non solo a Roma, insignito anche della Royal Gold Medal prestigiosa onorificenza conferitagli dal Royal Institute of British Architects. Dalla fitta corrispondenza con il Duca, intercorsa nei due ultimi anni di vita di Canina, emerge la sua personalità, il grande impegno professionale ma anche la dimensione dei rapporti umani, l’amicizia e la stima che lo circondavano, la sua sensibilità, l’attenzione e la compartecipazione personale nei confronti dei collaboratori e l’affetto che essi ricambiavano.

Il progetto, ideato per i 30 anni di Orizzonte Casale, ha coinvolto in primis i ragazzi delle scuole, assumendo un carattere interattivo, con approfondimenti sull’opera di Luigi Canina tramite elaborati e interpretazioni figurative, che sono in esposizione nella Mostra. 

Lo studio del progetto grafico, da cui è stata tratta l’immagine dell’evento, è stato effettuato dagli allievi del corso Grafica e Comunicazione dell’Istituto Superiore Leardi, sotto la direzione dei professori Gennaro Belfiore e Vittoria Crisafi. Nella Mostra è presente il fascicolo con tutti i bozzetti realizzati dagli studenti per il depliant “Luigi Canina e la Via Appia”. 

Sono esposte anche alcune immagini dei luoghi rappresentativi di Canina in Casale Monferrato che richiamano il percorso tematico su cui gli allievi del corso Turistico del Leardi propongono uno storytelling dedicato, con il coordinamento delle professoresse Giusy Catanese e Laura Gorbetta.

Una sezione espositiva racconta l’attività di Orizzonte Casale per la Città, l’impegno di trent’anni per la trasmissione della conoscenza del patrimonio storico architettonico cittadino e del territorio, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, attuando sinergie con Istituti scolastici, Enti ed Associazioni.

La realizzazione dell’evento, ideato dall’Associazione Orizzonte Casale, è stata possibile grazie all’accordo per iniziative culturali sulla figura di Luigi Canina nel 230° anniversario dalla nascita, intercorso con il Comune di Casale Monferrato e con il Parco Archeologico dell’Appia Antica. 

La manifestazione, sottolineanogli organizzatori,  si è avvalsa del contributo dell’Associazione Casalese Arte e Storia, del Museo Civico, della Biblioteca Civica “G. Canna” e della Biblioteca del Seminario Vescovile. L’evento ha ricevuto il Patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Alessandria e della Diocesi di Casale Monferrato. 

FOTO. Castello di Casale, alla inaugurazione (f. Angelino)