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Al Castello di Uviglie...

Dalle antiche cave a «Il Vino di Sofia» di Laura Brezzi Caponetti
Un folto gruppo di persone ha partecipato domenica alla visita guidata alle antiche Cave del Castello di Uviglie, un vero e proprio pezzo di storia unico nel suo genere del territorio.
Al termine della visita Stefano Bonzano ha rivolto un saluto ai presenti riuniti nel grande salone delle Cantine per la presentazione del libro «Il Vino di Sofia» di Laura Brezzi Caponetti. Una storia corale, così ricca e intensa da diventare il filo conduttore di un racconto più ampio: quello della vita di Sofia Cacherano di Bricherasio e delle trasformazioni che hanno attraversato l’Italia.
Con la piacevole lettura di alcune pagine del libro, Laura ha invitato i presenti ad accompagnare Sofia nella magica e misteriosa cava di marna di Uviglie, trasformata negli anni in cantina di affinamento dei vini. L’autore di queste note si è soffermato sullo stile narrativo della scrittrice, capace di evocare con penna elegante, fluida e profonda, atmosfere d’altri tempi con una precisione storica che non appesantisce la lettura e sorprende per l’intensità e la delicatezza con cui intreccia la memoria in un viaggio narrativo dove il vino non è solo una bevanda, ma metafora di vita, crescita, trasformazione e sviluppo. Dora Marchi, Direttore Tecnico e Responsabile del Laboratorio Controllo Qualità di Enosis, con sede a Fubine nella seicentesca dimora dei Cacherano di Bricherasio, si è soffermata sui personaggi che hanno fatto grande il Piemonte, da Giovanni Dalmasso, che nella stazione sperimentale di Conegliano ha ottenuto l’Albarossa dall’incrocio di Barbera e Nebbiolo di Dronero, alle ricerche sulla Fillossera di Francesco Negri e, oggi, alla famiglia Bonzano che porta avanti la sperimentazione con tecnologie moderne, pur utilizzando metodi tradizionali di vinificazione nel rispetto della tipicità del territorio.
Al termine della presentazione è seguita la degustazione di un calice di Albarossa, un vino intenso, elegante, seducente e di grande prestigio, dedicato alla contessina Sofia.
Dionigi Roggero
FOTO. Folto pubblico alla presentazione libraria