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Portabottiglie d’Artista
Centro Desana, siamo a quota 17
Domenica mattina al Castello, al Centro di Documentazione della DOC “Paolo Desana’’, si è tenuta l’inaugurazione dell’esposizione dei Portabottiglie d’Artista e che quest’anno sotto la direzione di Piergiorgio Panelli, si è arricchita di due nuovi pezzi portando la collezione al numero di 17 .
Le due nuove opere, ammirate da tutti, sono state donate da Mauro Galfrè un bellissimo portabottiglie a sfondo dei western di Sergio Leone, e una scultura dell’avvocato-artista Francesco Arecco di Gavi. Oltre ai nuovi arrivati Galfrè e Arecco, gli artisti già presenti sono Nadia Beltramo, Francesco Berruti, Giovanni Bonardi, Carlo Cici, Chiara Cirio, Iris Devasini, Giorgio Grosso, Shozo Koike, Florine Offergelt, Piergiorgio Panelli, Max Ramezzana, Laura Rossi, Giovanni Tamburelli, Massimo Testa, Maria Rita Vita.
Dopo il saluto del presidente Andrea Desana e del curatore Panelli (“il progetto Portabottiglie d’artista” nasce nel 2022 nel contesto di una voluta contaminazione tra arte, design e vino, tra forma e contenuto palesandone il sottile dialogo etico ed estetico“) han preso la parola il sindaco Emanuele Capra e l’assessore Annalisa Rizzo, presenti anche il presidente del consiglio comunale Giovanni Battista Filiberti e il capo di gabinetto Cecilia Strozzi. Sottolineato l’unicità della collezione (il sindaco ha ricordato il paragone iniziale con il museo delle lampade in Sinagoga) e il grande valore come ambasciatori-simbolo del territorio.
Il Centro di Documentazione della DOC era stato inaugurato il 18 ottobre del 2018 in occasione delle celebrazioni del centenario della scomparsa di Paolo Desana e del bicentenario della scomparsa di Giuseppe Antonio Ottavi acquisendo pian piano ulteriori acquisizioni come una sezione eno-chimica con una ricca e interessante esposizione di strumenti di carattere enologico .
Tra le ultime donazioni al Centro, libri e documenti di Arturo Marescalchi (1869-1955), politico, enologo e docente italiano. Da settembre ecco iprofili dei “4 Moschettieri della Doc” di Max Ramezzana e la grafic novel su Federico Martinotti realizzata dagli studenti del corso di grafica dell’Istituto Leardi di Casale.
Cercasi spazi
Da aggiungere anche i richiami agli Imi, gli Internati militari oggi finalmente rivalutati (una intervista a Paolo Desana come Imi ricorre in molti documentari televisivi). Tutto questo richiede spazio e forse sarebbe il caso di pensare di ampliare il nostro museo rivedendo la collocazione (3.400 volumi) del sovrastante Fondo Ottavi.
L.A.






