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Al Castello di Casale da sabato

“Nell’attesa dell’onda gravitazional" per “Fossili Moderni 2025”

  

 

La mostra “Fossili Moderni 2025” approda a Casale Monferrato. Sabato 7 giugno, alle ore 17, la curatrice Maria Grazia Dapuzzo inaugurerà l'annuale Mostra d'Arte Contemporanea nata al castello di Piovera vent’anni orsono, nei due torrioni del Castello dei Paleologi. Da castello a castello.

 

Fossili Moderni” è una mostra nata nel 2001 in Piovera, inizialmente come esposizione di sculture esposte permanentemente nelle vie del paese, a cura del conte Niccolò Calvi di Bergolo e di Francesco Berardi, entrambi scultori. Il nome “Fossili Moderni” deriva da un'ammonite del Madagascar di 400 milioni d’anni presente nel Castello di Piovera. Nel corso degli anni la mostra ha richiamato molti artisti di arti visive a esporre, lavorando di comune accordo su un tema nuovo proposto per ogni edizione, pur mantenendo sempre il titolo di base ovvero “Fossili Moderni”.

 

Quest’anno la curatrice ha voluto dare una svolta scientifica e, al contempo, filosofica proponendo il titolo: “Nell'attesa dell'onda gravitazionale”.

A livello scientifico troviamo questo tema nella ricerca portata avanti da diversi istituti di ricerca in tutto il mondo: in Italia da I.N.F.N. (Istituto Nazionale Fisica Nucleare) con il laboratorio V.I.R.G.O. nella campagna pisana, ma anche in Francia e negli U.S. con L.I.G.O.

Scopo di questa ricerca è sia di validare la teoria della relatività di Albert Einstein, sia di scoprire nuove forme di “comunicazione”, le suddette onde gravitazionali, di fenomeni che si svolgono nello spazio profondo e che, in qualche maniera, influenzano la nostra vita quotidiana.

 

A livello letterario-filosofico il titolo si può condensare nel tema dell’attesa.

La nostra vita è tutta un’attesa. Nasciamo in un’attesa, la cosiddetta dolce attesa, dove due esseri viventi mettono insieme i loro semi, le loro speranze, le loro attese nel prossimo nascituro.

Cresciamo nell’attesa d’essere adulti per fare cose che da bambini ci sono proibite per poi vivere nel ricordo dell’infanzia perduta, e infine nell’attesa, quella sì non bramata, della morte certa.

 

Riporto qui un passaggio del discorso del Critico d'Arte Giuseppe Castelli, che da anni recensisce questa mostra.

Giuseppe Castelli scrive: L'attesa è la situazione psicologica che sa tenere in sospensione la nostra esistenza, che la colora e le dona un sapore particolare, creando quella incertezza che solo il futuro potrà svelare. E la viviamo, la percorriamo tutta quanta fino in fondo l'attesa, intensamente, precorrendo l'evento e godendo dell'immagine che la fantasia ci costruisce attorno. Delusioni e inganni, nascosti tra le mille pieghe degli eventi, sono lì in attesa pronti a tradirci, a farci male, tuttavia la vita proseguirà, mentre nuove attese già si profilano a disegnare il futuro. Leopardi sosteneva che l'unica vera felicità concessa all'uomo fosse l'attesa dell'evento e che ogni gioia svanisce irrimediabilmente nel momento in cui ogni speranza si invera.

 

Per concludere, voglio qui ricordare che a livello scientifico, da quando nell’aprile del 2019 sono iniziati i periodi di osservazione, ben cinquantasei avvisi di coalescenze binarie che coinvolgono buchi neri e stelle di neutroni sono stati osservati e registrati.

Questi e altri segnali, inclusi segnali non ancora rilevati, come emissione continua di onde gravitazionali da sorgenti cosmiche, esplosione di supernovae e altri eventi cosmologici stanno rivoluzionando la scienza fondamentale attraverso lo sviluppo di sinergie fra la cosmologia, la fisica delle particelle nucleare e delle astro particelle e l’astrofisica.

 

Per questo la rilevazione di onde gravitazionali è stata legittimamente definita una rivoluzione scientifica comparabile a quella di Galileo che punta il suo telescopio al cielo.

 

A questo suggestivo tema filosofico – scientifico dell’”attesa” la curatrice Dapuzzo ha invitato a esprimersi gli artisti: Antonella Angiolini, Gabriele Armellini, Gianni Bailo, Filippo Biagioli, Pietro Bisio, Niccolò Calvi di Bergolo,Lucia Caprioglio, Frenz Cuttica, Maria Grazia Dapuzzo, Albina Dealessi, Andrea Fedeli, Enrico Francescon,Simonetta Guaschino, Alessandra Guenna, Leonardo Ippolito, Vincenzo Lagalla, Lorena Lavezzo, Maurizio Lupano, Renato Luparia, Piergiorgio Panelli, Tiziana Prato, Cleme Rava, Alberto Ricordo, Rossella Sartorelli,Grazia Simeone, Josa Smilovic, Lucio Mayoor Tosi, Carlo Traverso, Patrizia Traverso, Gianna Turrin.

 

La mostra sarà visitabile i fine settimana di giugno ai Torrioni del Castello di Casale Monferrato (lato androne e Enoteca), negli orari di apertura del castello con entrata libera.

L’inaugurazione avrà luogo sabato 7 giugno alle ore 17. La cittadinanza è invitata.

FOTOMaria Grazia Dapuzzo (seconda da sinistra) con partecipanti alla mostra (a Piovera)