Notizia »

Orsola Caccia a una grande mostra

Dal 2 marzo a Palazzo Reale di Milano

Aprirà il 2 marzo a Palazzo Reale di Milano la grande mostra "Le Signore dell’Arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600", a cura di Anna Maria Bava, Gioia Mori e Alain Tapié, con la quale si cercherà di riscoprire, attraverso l’esposizione di oltre 130 opere, l’arte e le incredibili vite di 34 artiste del passato (tra cui Orsola Caccia) in un singolare racconto di appassionanti storie di donne già “moderne”.

La mostra è promossa dal Comune di Milano-Cultura e realizzata da Palazzo Reale e Arthemisia, con il sostegno di Fondazione Bracco, e aderisce al palinsesto I talenti delle donne, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dedicato all’universo delle donne, focalizzando l’attenzione, per tutto il 2020 e fino ad aprile 2021, sulle loro opere, le loro priorità e le loro capacità.   

Tra le eroine presenti domina per celebrità la figura di Artemisia Gentileschi: figlia di Orazio, icona di consapevolezza e rivolta, artista e imprenditrice in competizione con i pittori uomini dell’epoca, in lotta contro il potere artistico paterno e il confinamento riservato alle donne. 

Saranno inoltre presentate la cremonese Sofonisba Anguissola, attiva presso la corte di Filippo II a Madrid; la bolognese Lavinia Fontana, figlia del pittore manierista Prospero Fontana e poi Elisabetta Sirani, Ginevra Cantofoli, Fede Galizia e Giovanna Garzoni, che visse tra Venezia, Napoli, Parigi e Roma, in mostra con rare e preziose pergamene. 

L’esposizione vuole raccontare non solo la maestria compositiva e l’intensa vitalità creativa di queste pittrici, ma anche il ruolo sociale che le stesse hanno rivestito nel loro tempo, alcune affermate presso le grandi corti internazionali, altre vere e proprie imprenditrici, tutte capaci di confrontarsi con i propri ideali e con diversi stili di vita.  

Fra le artiste protagoniste, sarà presente, come anticipato, anche la "nostra" Orsola Maddalena Caccia (1596-1676), figlia del noto pittore manierista Guglielmo, entrata in convento insieme alle sorelle in giovane età, e dedita per tutta la vita all’arte della pittura, sotto la guida del padre nel monastero di S. Orsola in Moncalvo, da lui fondato e finanziato. 

L’opera, concessa in prestito temporaneo - con autorizzazione della Soprintendenza competente e dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Casale - proviene dalla chiesa parrocchiale di San Francesco a Moncalvo ed è fra le più apprezzate della pittrice, già esposta a Washington, nel National Museum of Women in the Arts, in occasione della mostra del 2014-2015 “Picturing Mary: Women, Mother, Idea”. Si tratta della “Natività di San Giovanni Battista” del 1635, in origine realizzata per la chiesa del monastero di Moncalvo, poi trasferita nella sede attuale nel 1802. L’iconografia deriva da un disegno di Guglielmo Caccia.

Le altre opere selezionate provengono da ben 67 diversi prestatori, tra cui le gallerie degli Uffizi, il Museo di Capodimonte, la Pinacoteca di Brera, il Castello Sforzesco, la Galleria nazionale dell’Umbria, la Galleria Borghese, i Musei Reali di Torino, la Pinacoteca nazionale di Bologna, il Musée des Beaux Arts di Marsiglia e il Muzeum Narodowe di Poznan (Polonia). 

La mostra sarà visitabile dal 2 marzo al 25 luglio 2021 ogni martedì, mercoledì e venerdì dalle 10.00 alle 19.30, e ogni giovedì dalle 10.00 alle 20.30. Chiuso lunedì, sabato e domenica.

Sarà possibile inoltre partecipare alle visite guidate in diretta online dedicate a scuole e al pubblico. 

Per info e modalità visitare i siti: www.lesignoredellarte.it e www.arthemisia.it