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"Turno di notte", protagonista Saetta

Giacomo Poretti lunedì 8 Novembre alle ore 18 alla Filarmonica

Continuano le presentazioni di libri alla Filarmonicaprestigiosa Accademia presieduta da Serena Monina in palazzo Treville, giovedì 28 ecco   l'incontro con Cristina Dell'Acqua per la presentazione del suo libro "Il nodo magico”.
Ora si annuncia la presentazione del libro "Turno di notte" con l'autore Giacomo Poretti lunedì 8 Novembre alle ore 18.

Giovedì 11 novembre poi Carlo Vanoni presenta “I cani di Raffaello” con Gabriella Golia.

Tornando all’8 novembre Poretti è il 33,3 per cento del popolare trio Aldo, Giovanni e Giacomo, ma prima del teatro aveva trascorso undici anni in ospedale a Legnano fino diventare caposala di qui il libro odierno, aggiungiamo che in una presentazione ha dichiarato: "Approdato al mestiere per caso per poi superarne le varie tappe....Più della fatica immensa, legata alla carenza cronica di infermieri, l’effetto collaterale di una professione che comunque ti resta dentro è la capacità di stare in bilico tra il cinismo e la tendenza ad affezionarti troppo ai malati. Nel primo caso cerchi di essere distaccato per non soffrire troppo, ma allora non sei empatico. Se però ti attacchi al paziente rischi di veder morire un amico due o tre volte alla settimana, ed è insopportabile…”. In ogni caso nel libro siamo nella corsia di un ospedale.Protagonista Sandrino - detto ‘Saetta' perché nessuno è veloce come lui ad accorrere al letto dei ricoverati richiamato dal suono insistente dei campanelli con cui i pazienti esigono le sue attenzioni, giorno e notte.

Già, la notte le ore che tutti attendono per abbandonarsi al riposo sono per l'infermiere, esattamente come per il navigatore solitario, il momento più difficile: quello in cui si percepisce tutta la solitudine e la responsabilità di non poter lasciare la barca ingovernata. Ma per Sandrino sono anche l'occasione per far spazio ai ricordi più esilaranti, drammatici o commoventi che hanno costellato la sua carriera, iniziata come ausiliario delle pulizie - parola d'ordine: «Saetta, vada a cambiare il 23!!» - e coronata dal diploma di infermiere, il vero passaporto per entrare nel mondo della medicina.

Nel divertente racconto di Sandrino - che ha una inspiegabile quanto fortissima somiglianza con Giacomo Poretti - sfilano personaggi d'ogni tipo, dal medico di turno restio a farsi svegliare nel cuore della notte, e quindi soprannominato «Brandina», al paziente che si attacca al campanello perché gli si è informicolata una gamba oppure perché si sente solo e vorrebbe fare una partita a briscola. Ma in queste pagine c'è posto anche per la tenerezza verso chi soffre e spesso ha paura, e soprattutto per la riflessione sulla condizione umana che ci espone alla malattia e al dolore, riflessione che induce Sandrino a incalzare l'Amministratore Delegato dell'Universo (o chi per lui) con mille domande e dubbi su tanta ingiustizia.

Turno di notte è un romanzo fatto di mille personaggi meravigliosi - suore, infermieri, pazienti, dottori - alle prese con tutte quelle piccole cose e quelle questioni enormi che sono il sale delle nostre giornate.

Con la leggerezza profonda che lo contraddistingue, Giacomo non solo ci racconta una storia, fatta di tante storie che ci fanno ridere e piangere, ma riesce, senza dare troppo nell'occhio, a farci pensare. Alla malattia, alla cura, alla paura e alla speranza: insomma, a quella cosa esaltante, spaventosa e inesplicabile che chiamiamo vita.

FOTO. Giacomo Poretti