Gaudenzio Ferrari, oggi

Conferenza giovedì 17  maggio (e non sabato 19 come precedentemente annunciato) alle ore 18 dal titolo “Gaudenzio Ferrari, oggi” presso la Sala Cavalla dell'Ex Seminario vescovile, relatore Massimiliano Caldera - funzionario della soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli - che ha coordinato gli aspetti di restauro e di tutela delle opere gaudenziane provenienti dal territorio per la mostra “Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari” .

La conferenza, oltre a inquadrare l’artista, si soffermerà anche sull’intervento di restauro condotto sull’affresco staccato della “Presentazione di Gesù al tempio” conservato presso la Cappella Scarognino nella chiesa di Santa Maria delle Grazie in Varallo.

GAUDENZIO FERRARI OGGI

Una mostra dedicata al più importane artista del Rinascimento lombardo e piemontese  si tiene a Varallo, Vercelli e Novara, è l'occasione per ripercorrerne la lunga parabola figurativa: Gaudenzio si muove dalla nativa Valsesia dove stava nascendo il Sacro Monte, diretta emanazione della cultura artistica sforzesca, verso il Lago Maggiore, Novara e Vercelli: il viaggio in Italia Centrale, compiuto quando Bramantino stava tentando di entrare nel giro delle commissioni papali: la conocenza di Perugino, Luca Signorelli, Filippino Lippi grarantiscono al pittore un linguaggio potentemente moderno che segnerà profondamente non solo il Sacro Monte con la fusione di pittura, scultura ed architettura in una straordinaria unità, ma tutto il territorio compreso fra la Sesia, il Ticino e l'Adda. Il suo raggio d'azione include così non solo Novara, Vercelli, la Valtellina, Casale e Vigevano ma arriverà, a conclusione di una carriera trionfale, a Milano dove fino alla morte nel 1546 s'imporrà come il principale pittore della metropoli lombarda. A Casale dipinge due pale d'altare nel corso degli anni trenta: una per il duomo di cui rimane soltanto l'elemento centrale con il Battesimo di Cristo, l'altra per la chiesa di Santa Maria di Piazza, oggi alla Galleria Sabauda di Torino.