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Una “monferrina” Imperatrice di Bisanzio

Un momento di incontro tra Oriente e Occidente nel segno del Monferrato - Il lavoro del Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato”

 
 
Quest’anno il benemerito Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato” ricorda il settimo centenario della scomparsa di una figura femminile di grande prestigio per la storia del Monferrato.
Iolanda di Monferrato, moglie dell’imperatore bizantino Andronico II Paleologo morta nel 1317.
Iolanda figlia di Guglielmo VII “il Gran Marchese”  (sorella dell’ultimo marchese aleramico Giovanni, morto a Chivasso nel 1305) nasce – in una località sconosciuta nel 1273 – ma le prime notizie su di lei risalgono al 1284, quando, a undici anni, sposa Andronico II Paleologo imperatore di Bisanzio. Andronico, era vedovo di Anna di Ungheria, dalla quale aveva avuto i due figli Michele e Costantino, e sposa Iolanda senza neppure chiedere il necessario consenso da parte del pontefice. Il matrimonio è celebrato a Costantinopoli e la nostra conterranea viene ribattezzata con il nome greco di Irene.
Le nozze con Iolanda sono per Andronico un notevole successo diplomatico in quanto egli ottiene come dono dotale, da parte di Guglielmo VII, la cessione dei diritti sulla città di Tessalonica, in qualità di erede di Bonifacio, marchese di Monferrato che, nel 1205, all'indomani della quarta crociata, vi aveva costituito il suo Regno Aleramico.
Tra 1288 e 1294 Iolanda partorisce tre figli maschi, Giovanni, Teodoro  (futuro marchese di Monferrato) e Demetrio, e una femmina, Simonis; a questi si aggiunsero poi Bartolomeo, Isacco e Teodora, morti in tenera età. Dopo la nascita del primogenito Giovanni, nel 1288, Iolanda è incoronata imperatrice.
Ambiziosa e volitiva, Iolanda cerca di introdurre a Bisanzio le regole del mondo occidentale e, anziché rispettare la tradizionale forma di successione al trono, destinato al primogenito dell'imperatore, Michele IX, pretende che questi sia escluso dalla successione o che l'Impero venga equamente diviso fra tutti i discendenti di Andronico, rendendo così partecipi del governo anche i propri figli; operazione che non andrà a buon fine.
Iolanda cerca in ogni modo di assicurare posizioni di privilegio ai figli con vantaggiose alleanze matrimoniali. Nella primavera 1299 Iolanda fa sposare Simonis, a sei anni di età, con il re di Serbia Stefano Uroš II Milutin che ha superato i quaranta.
I rapporti della coppia imperiale sono sempre più difficili e, nella primavera del 1303, Iolanda abbandona Costantinopoli, senza il consenso del marito, per prendere andare a risiedere  a Tessalonica; è forse un tentativo di ricostruire il Regno Aleramico? Le fonti non ci consentono di avvalorare questa ipotesi. Di fatto, però, la separazione è irreversibile e, malgrado un probabile rientro temporaneo nella capitale fra 1305 e 1309, Iolanda risiede stabilmente a Tessalonica fino alla fine della sua esistenza.
Pur in “esilio volontario” Iolanda coltiva disegni politici molto ambiziosi, favorevoli a una rinnovata egemonia latina in Oriente più che agli interessi dell'Impero Bizantino; progetti che la inducono, verso il 1308, ad associarsi al progetto di Carlo di Valois, fratello di Filippo IV re di Francia, che intende conquistare Costantinopoli. Nel 1301 Carlo di Valois ha sposato Caterina di Courtenay, erede dell'ultimo imperatore latino d’Oriente, e negli anni successivi avvia una rete di alleanze in funzione antibizantina, di cui fa parte anche la Serbia (legata a Iolanda grazie al matrimonio della figlia con il sovrano). La progettata crociata antibizantina, benedetta da papa Clemente V, non ha tuttavia l'esito sperato, rendendo vani i progetti dell’imperatrice che sicuramente si attendeva un esito favorevole alle sue ambizioni dinastiche.
Iolanda muore a Drama nel 1317, e il suo corpo è trasportato a Costantinopoli e sepolto nel monastero del Pantokrator.
L’importanza storica di Iolanda per il Monferrato è straordinaria: come noto, il suo secondogenito Teodoro, nel 1306, giunge a governare il Monferrato, fondando una nuova dinastia destinata a regnare fino al 1533.
 FOTO. Un'immagine dell'imperatore Andronico II Paleologo  ritratto in un affresco, del monastero di Serres (Grecia - Macedonia centrale)