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Un diario politico alla Accademia Filarmonica

Il colonnello Sannazzaro di Giarole dal 1942 al 1945, presentazione il 1° dicembre - Curatore Giorgio Federico Siboni. 

 Alle 18 di giovedì 1° dicembre nel salone d’onore della Accademia Filarmonica di Casale (palazzo Treville, via Mameli) la presidente Serena Monina Cerutti presenterà “Giuseppe Sannazzaro Natta Memorie e impressioni, 28 agosto 1942-7 maggio 1945” (edizioni Gammarò).

Giuseppe è il padre di Ranieri a sua volta padre di Giuseppe (Giose) attuale erede del titolo di conte di Giarole (a suo merito l’aver portato a nuova vita il Castello) che sarà presente insieme al curatore del libro, il docente universitario Giorgio Federico Siboni. 

Il protagonista del volume era nato a Giarole nel 1875, aveva partecipato alla prima guerra mondiale e poi richiamato alla seconda come colonnello di Cavalleria lasciando l’incarico militare, vissuto  in Francia e a Cuneo,  al gennaio del 1944, in tale data raggiunge il castello di famiglia trovandolo, tra l’altro, occupato dai tedeschi.

La scomparsa nel 1948, riposa a Giarole nella tomba di famiglia. Aveva vissuto, dopo la giovinezza a Giarole, a Milano, Napoli, Genova.

Il libro è un recupero di un fondo documentale privato e inedito (conservato a Firenze da Uberto, fratello minore di Ranieri), copre con interessanti considerazioni  un ciclo temporale che va dall’emergere di alcuni degli effetti politico-diplomatici del secondo conflitto mondiale sino alla sostanziale caduta del nazifascismo con analisi sia sull’indagine strategica  che su quella diplomatico-militare, estremamente critiche verso la realtà bellica in atto, tanto a livello nazionale che oltre europeo, secondo ii sentire di un individuo convintamente estraneo al fascismo e alla sua retorica.

Nella post fazione Giose Sannazzaro Natta ricorda soprattutto la figura del padre Ranieri, ufficiale dell’artiglieria alpina catturato a Merano dal Tedeschi all’8 settembre 1943 e, dopo l’internamento in vari campi di prigionia germanici, rientrato in Italia il 30 agosto 1945. 

            Luigi Angelino

FOTO. Il col. Giuseppe Sannazzaro Natta