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Il pianista Giorgio Colleoni a Ottiglio

Domenica 23, alle 17, all'auditorium
E’ con un “Grave” introduttivo, quasi in stile recitativo, che inizia la Sonata op. 13 “Patetica” di L. van Beethoven. Pubblicata nel 1799, riceve dallo stesso autore questo titolo. Sin da subito ci si addentra in un clima di vibrante pathos e romanticismo, la sonata rappresenta una pietra miliare del repertorio pianistico ed è caratterizzata da profondi stati d'animo e tensione tragica del compositore. Inoltre è la prima delle sonate beethoveniane che omette il Minuetto/Scherzo ed è in tre movimenti. Delicato ed attraversato da grande lirismo appare il secondo movimento nel quale il tema enunciato viene ripreso varie volte in forme modificate ritmicamente.
Il pianoforte offriva ai musicisti e compositori romantici la potenzialità di un’orchestra, meno ricco di colori ovviamente ma capace di mettere in luce l individualismo e la riflessione intima di ciascuno di loro. Questo avvenne anche per Robert Schumann che aveva una totale dedizione al pianoforte fino al punto, nel suo caso, di inventarsi un marchingegno per rinforzare le dita con il risultato di essersi rovinato irreparabilmente una mano. La serie di piccoli pezzi op. 15 “Kinderszenen”, legati l'uno all'altro dalla trascendente poesia che caratterizza l autore. Ognuno dei pezzi è diverso fra di loro ma sono fortemente complementari. Ne è contenuta ispirazione, suggestività, la simbiosi fra arte e vita, tra fantasia e realtà. La poesia delle Kinderszenen è profonda e significativa, trasparente.
“Apres une lecture de Dante”, fantasia quasi sonata, prende il motivo ispiratore dalla Divina Commedia, un testo molto amato da Liszt. La composizione si staglia in un unico movimento. Le atmosfere contenute sono molte e differenti fra di loro, accomunate da quello che è il tipico pianismo listziano a volte esplosivo e a volte schiarificato da temi delicati e romantici.
Questo il programma che potrà essere ascoltato domenica 23 ottobre ad Ottiglio, al Monferrato Classic Festival, con inizio concerto alle ore 17 presso l’Auditorium don Piccio.
Al pianoforte un giovane e talentuoso interprete, Giorgio Colleoni. Allievo del maestro Vsevolod Dvorkin, benché ancora adolescente vanta un biglietto da visita di tutto rispetto.
Ha iniziato ad innamorarsi del pianoforte sin da bambino, per la precisione all’età di tre anni, e passo dopo passo si è ritagliato un ruolo da protagonista in molti contesti prestigiosi. Il suo talento e la sua passione l’hanno portato a partecipare a numerosi concorsi promossi lungo lo Stivale ed anche oltre i confini nazionali.
Il lungo elenco di queste esperienze contiene anche i successi ottenuti nei concorsi pianistici: “Pianotalents di Milano”, “Piove di Sacco”, “San Donà di Piave”, “Vimodrone”, “Mendelssonn” di Alassio, Tadini International 2021”, “Crescendo di Firenze”, “Beethoven di Sondrio”.Inoltre ha partecipato a varie masterclass con importanti pianisti tra i quali ricordiamo Vincenzo Balzani, Phillippe Raskin, Pietro De Maria e Daniel Rivera.