Notizia »

Ghematria e Colori

A Casale inaugurata Viibrazioni Semantiche di Feofeo - Giovedì on line

 

Feofeo lo chiama “Percorso colorimetrico”: una successione di colori e numeri capace di instaurare un dialogo tra simboli dal significato ancestrale.

E’ quanto l’artista piemontese ha allestito al Complesso Ebraico di Casale Monferrato: una ventina di tele di diverse dimensioni e sfumature che riportano ciascuna una cifra e la corrispondente lettera dell’alfabeto ebraico, mentre alcune contengono una frase più lunga che si dipana sulla superficie. E’ l’essenza della ghematria, la tradizione ebraica che permuta il valore numerico delle parole, ma con una dimensione cromatica in più. “Un ponte di arcobaleno che va dal divino all’umano” spiega Feofeo, evocando un’immagine presente in molte tradizioni religiose e mitologie. “Un cammino che abbina spiritualità e sensibilità” sintetizza Ermanno Tedeschi, gallerista, critico d’arte e curatore anche di questa esposizione.

Siamo all’inaugurazione di “Vibrazioni Semantiche”, avvenuta in Sala Carmi il 7 aprile. Il pubblico è arrivato numeroso da Alessandria e Asti, dove è nata e lavora questa artista che difende orgogliosamente il suo pseudonimo con cui separa il suo lungo cammino di ricerca visiva dal resto della sua vita.

Un curriculum di tutto rispetto, che vede un’opera esposta anche alla prossima Biennale di Venezia, ma che qui, a Casale, si trasforma in un progetto legato alla sua storia famigliare e al suo ramo ebraico. Ricorda di come sua madre sia stata tra i fondatori dell’associazione Italia -Israele ad Asti, insieme a Vittorio Dan Segre, e a presentare la mostra c’è anche Michael Segre, figlio del diplomatico e Luigi Florio, Presidente di Italia-Israele ad Asti. Lui ha il triste compito di ricordarci come siano passati sei mesi esatti dai tragici attentati del 7 ottobre. “Ogni mostra come questa, che contribuisce a sottolineare il valore della cultura ebraica, è infondo un tributo alle vittime di quel giorno”, continua Ermanno Tedeschi. C’è un’altra imprescindibile dedica da fare: quella per Elio Carmi, perché questa è la prima mostra si inaugura senza il Presidente della Comunità di Casale scomparso a gennaio 2024. Lo commemora Claudia De Benedetti, direttore del Museo Ebraico, introducendo l’incontro. “In queste sale si sente sempre la presenza di Elio e dei suoi insegnamenti” e, del resto, l’impegno con cui si è profuso per decenni nel portare qui attività culturali, prosegue nel suo nome, con un calendario di eventi che fino a giugno vedrà altri sette appuntamenti.

La mostra “Vibrazioni Semantiche sarà aperta fino al 5 maggio, l’esposizione si avvale del sostegno del Rotary Club di Asti e del Lions Host di Asti che hanno visto all’inaugurazione i rispettivi presidenti Esmeralda Masseroni e Simona Bottero.

Il prossimo appuntamento che coinvolge la Comunità Ebraica Casalese è on line, giovedì 11 aprile alle 18.30, per il quinto incontro di #ITALIAEBRAICA, il progetto che riunisce i musei ebraici italiani. Una parte di questo appuntamento sarà dedicato ai documenti della Comunità di Casale Monferrato, tra cui spiccano i decreti emanati dai Gonzaga e poi dai Savoia per regolare la permanenza delle famiglie ebraiche nelle località del Monferrato. Interverranno Chiara Pilocane, Direttrice dell'Archivio Terracini di Torino, Davide Mano - Ricercatore presso il Centre de recherches historiques, Paris. Modera Amedeo Spagnoletto - Direttore del MEIS.

Gli appuntamenti in presenza in vicolo Salomone Olper torneranno domenica 21 aprile alle 16 con l’incontro e la proiezione di “Una storia italiana: 80 anni fa la deportazione degli ebrei a Rodi” con Marco Di Porto.

Alberto Angelino