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Alexander Romanovsky suona Sergej Rachmaninov

Sabato 6 maggio al  Teatro Civico di Vercelli

 

 “E lucevan le stelle”, si canta in Tosca. E lo stesso si potrebbe dire di questa primavera del XXV Viotti Festival, nella quale le “star” del concertismo internazionale si susseguono a ritmo serrato. È infatti ancora vivo il ricordo del doppio appuntamentocon Luigi Piovano e già sabato 6 maggio al  Teatro Civico di Vercelli (ore 21, concerto in abbonamento), è pronto a conquistare il pubblico un altro protagonista di prima grandezza, ovvero il pianista Alexander Romanovsky (foto).

Basterebbe la sua prestigiosa presenza per rendere unico questo finale di stagione, ma la serata vercellese, se ce ne fosse bisogno, presenta anche un altro grande motivo d'interesse, legato al programmadel concerto. Romanovsky, difatti, pur essendo un artista poliedrico e aperto a “sfide musicali” sempre nuove, ha messo da anni i suoi eccelsi mezzi tecnici e la sua grande chiarezza espressiva al servizio di un autore con il quale è entrato, si può dire, artisticamente in simbiosi: Sergej Rachmaninov.

In occasione del 150° anniversario della nascitadel sommo pianista e compositore russo, Romanovsky ha concepito un programma ad hoc, nel quale si susseguono tre opere le quali da un lato escono dai canoni (ovvero, non si tratta dei celebri e monumentali Concerti per pianoforte e orchestra), dall'altro lato consentono di gettare uno sguardo più “intimo” e originale sulla musica di Rachmaninov. Accorgendosi, ad esempio, che i magnifici Morceaux de salon, seguiti dai sontuosi Momenti musicalie dalle Variazioni su un tema di Corelli, riescono,nelle sapienti mani di Romanovsky, ad esprimere tutto quel carattere travolgente, scattante, a volte frenetico ma sempre in miracoloso equilibrio con una profonda inquietudine, che a pensarci ha caratterizzato un secolo intero: il Novecento. Quel secolo di cui Rachmaninov ha saputo esprimere, forse come nessun altro, lo spirito più autentico.Un concerto di enorme interesse e presa emotiva, dunque. 

Da segnalare che prima del concerto, alle 20,30, nel Ridotto del Teatro Civico avrà luogo l'appuntamento con i Salotti Musicali: 30 minuti a disposizione delpubblico per incontrare l'artista e conoscere le opere in programma.

BIGLIETTIda 5 a 22 Euro, ridotti under 25, over 65, soci Novacoop, Cral. 

INFORMAZIONI Per ricevere informazioni sulla stagione concertistica, si può consultare il sito viottifestival.it, scrivere a biglietteria@viottifestival.it, telefonareal numero 329 1260732 o ancora recarsialla biglietteria presso il Viotti Club di via G. Ferraris 14 a Vercelli (dal mercoledì al sabato dalle 14 alle 18.50).

BIOGRAFIA Nato in Ucraina nel 1984, Alexander Romanovskya 13 anni si trasferisce in Italia, dove studia all’Accademia Pianistica di Imola con Leonid Margarius. La scuola unica ereditata da Margarius, i cui portatori erano Regina Horowitz, Felix Blumenfeld e Anton Rubinstein, diviene la solida base del suo aspetto artistico. Nel 2001, a 17 anni, vince il Primo Premio al prestigioso Concorso Busonidi Bolzano.

Da 20 anni Romanovsky è ospite di molti palchi tra i più prestigiosi al mondo, come il Concertgebouw di Amsterdam, La Scala a Milano, la Royal Albert Hall di Londra, il Teatro Colón di Buenos Aires, la Sala Grande del Conservatorio di Mosca, la Suntory Hall di Tokyo, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, il Teatro degli Champs-Élysées a Parigi.

Si esibisce regolarmente con le maggiori orchestre in Europa, Asia e nelle Americhe, tra cui New York Philharmonic e Chicago Symphony, Royal Philharmonic, Filarmonica della Scala, Orchestra del Teatro Mariinsky e Orchestra Nazionale Russa, NHK Symphony; collabora con direttori quali Sir Antonio Pappano, Myun-Whung Chung, Valery Gergiev, James Conlon, Gianandrea Noseda, Vladimir Spivakov. Nel 2007 è invitato a tenere un concerto al Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo, alla presenza di Papa Benedetto XVI, in occasione del 110° anniversario della nascita di Papa Paolo VI. Ha pubblicato i concerti di Glazunov per Warner e cinque album acclamati dalla critica per Decca. Con la National Philharmonic Orchestra of Russia ha registrato l’integrale dei Concertidi Rachmaninov.

Gli anni più recenti lo vedono estendere la propria attività artistica alla promozione della musica classica e al sostegno dei giovani talenti, affiancandola all’insegnamento al Royal College of Music di Londra e al Conservatorio di Como. Dal 2014 Romanovsky ricopre la carica di Direttore Artistico del Vladimir Krainev Moscow International Piano Competition.

PROSSIMO APPUNTAMENTOcon il XXV Viotti Festival, sabato 20 maggioal Teatro Civico di Vercelli (ore 21), dove andrà in scena l'atteso concerto che vedrà Giulia Rimondaal violino ed Emmanuel Tjeknavorian nel ruolo di direttore alla guida della Camerata Ducale, in una serata incentrata su opere di Saint-Saëns e Beethoven.