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Brillano il Municipale e Il Quartetto di Cremona

Domenica per il 30° anniversario della riapertura del nostro Museo civico
Il 30° anniversario della riapertura del nostro Museo civico è stato festeggiato domenica al Teatro Municipale (trasferimento da Santa Croce per rischio maltempo); un Municipale che ha tra l’altro impressionato per la sua bellezza gli esecutori chiamati a Casale da Sergio Marchegiani, i componenti del Quartetto di Cremona abituati a location mondiali di alto prestigio.
In un teatro esaurito subito i doverosi riconoscimenti di Gianni Filiberti ed Elena Varvelli per Comune e Museo. In particolare Filiberti ha letto un contributo del sindaco Emanuele Capra: “Il piccolo gioiello del Museo è il risultato degli sforzi e dell’intuito di tanti lungimiranti casalesi. Tutto ebbe inizio nel 1910 quando il Consiglio Comunale presieduto dall’allora Sindaco Tavallini su proposta di una delegazione composta tra gli altri da Francesco Negri, l’ing. Franchi il dott. Giorcelli, decise di destinare i locali del cortile interno dell’allora corte d’assise, quelli destinati al Consiglio Agrario, alla costituzione di un deposito museale che accogliesse il lascito testamentario della contessa Clara Leardi.
“Nacque così il primo Museo Civico di Casale Monferrato al quale nel 1966 si aggiunse la Gipsoteca Bistolfi, considerata paradossalmente all’epoca di importanza minoritaria.... Nel 1995, dopo anni di paziente lavoro, il Museo tornava ad aprire le sue porte alla cittadinanza in una bella celebrazione impreziosita dall’intervento di Umberto Eco, restituendo alla comunità non solo le sue collezioni, ma un pezzo della sua anima. Perché un museo, prima ancora di essere un contenitore di opere, è un custode d’identità, un presidio culturale, una voce antica che continua a parlare al presente.
Da allora, sono passati trent’anni. Trent’anni di mostre, restauri, eventi, percorsi educativi. Trent’anni in cui queste sale hanno accolto studiosi, scolaresche, visitatori di ogni età e provenienza. Trent’anni in cui la bellezza ha trovato casa tra queste mura, e ha saputo nutrire menti e cuori, come solo l’arte sa fare.
E ancora: “Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che hanno reso possibile questo cammino: ai benefattori che hanno donato le opere e le collezioni, agli amministratori che hanno creduto nel valore della cultura, ai direttori e ai curatori che con passione hanno custodito e valorizzato le collezioni, e apro un parentesi dedicando un ringraziamento speciale a Germana Mazza che ha diretto l’Ufficio dal 95 al 2010 e a Elena Varvelli e Alessandra Montanera che hanno raccolto la sua eredità, a tutto il personale e ai volontari. Oggi festeggiamo tutti insieme, come comunità. Un altro ringraziamento speciale va a Sergio Marchegiani che circa 30 anni fa organizzò la prima edizione del festival Echos nella sala delle lunette e oggi impreziosisce questo compleanno con un concerto di una levatura straordinaria, degno di una ricorrenza così importante....Dove c’è arte, c’è pensiero. Dove c’è storia, c’è identità. Dove c’è bellezza, c’è speranza”.
Tornando al concerto in un silenzio quasi sospeso il pubblico ha ascoltato due capolavori del repertorio per il Quartetto di Cremona: il Quartetto op. 132 di Beethoven e “La morte e la fanciulla” di Schubert e poi come bis di Bachil primo contrappunto dell’arte della fuga. Esecuzioni brillanti e contemporaneamente perfette. In conclusione il violista Simone Gramaglia ha ancora esaltato la bellezza del Municipale e ringraziato il collezionista Accornero per il violino Pressenda (Giovanni Francesco, famoso liutaio (Lequio Berria, 6 gennaio 1777 – Torino, 12 dicembre 1854) imprestato per l’occasione casalese.
Sabato 10 maggio alle 17 appuntamento con i saxofonisti del Quartetto Cherubini al Castello di Tagliolo Monferrato per la prima tappa del mini-ciclo I Luoghi del vino; domenica 11 alla stessa ora, nella Chiesa di Santa Maria e San Dalmazzo a Masio, recital della grande pianista brasiliana Simone Leitão.
Luigi Angelino
FOTO. Domenica al Municipale